Altri tre parlamentari lasciano SEL

Mio commento: Cari ex parlamentari di Sinistra Ecologia Libertà, sono certo che il cambiamento richiesto a gran voce dai cittadini, (oltretutto io mi rivolgerei principalmente a chi ha dato il proprio consenso al partito e poi al resto dei cittadini), non è certo la legittimazione di cambiare partito. Infatti, il consenso che SEL ha ottenuto nelle ultime elezioni politiche ha dato anche a voi, che uscite dal partito, l’opportunità di entrare in una delle istituzioni più importanti che il paese può esprimere, il Parlamento. Ora, senza nessun ostacolo e con comprovato cinismo, vi defilate e, di conseguenza, venite meno al patto che avete sottoscritto con chi ha dato il proprio voto al partito “SEL” e con chi ha lavorato, militanti e simpatizzanti per ottenere questo risultato importantissimo che ha riportato un po’ di sinistra in parlamento. Ritengo siate da assimilare a tutti quei parlamentari che da sempre cambiano bandiera non dando certamente una bella espressione della loro immagine e gettano la politica nell’anonimato. Poi ci lamentiamo se i cittadini snobbano le elezioni e dicono che la politica da il voltastomaco. Come si fa a biasimare chi prende queste posizioni? Riferito ai cittadini che disprezzano la politica e i suoi interpreti. Mario Piromallo

Altri tre parlamentari lasciano Sel – «Non è più casa nostra»

Altri tre parlamentari lasciano Sel, oggi sono Fabio Lavagno, Nazzareno Pilozzi e Alessandro Zan. Ad annunciare, con una lettera a Nichi Vendola, la decisione di uscire dal partito. «Ti comunichiamo, non senza tristezza, la decisione di lasciare Sinistra ecologia libertà e il suo gruppo alla Camera dei Deputati, per riappropriarci della libertà del dubbio, della valutazione critica, fuori dalla confortante sicurezza dei no a prescindere in cui siamo caduti. La nostra scelta avviene dentro a un quadro complessivo che trae le sue origini dalle molte inversioni di rotta, troppe, rispetto al progetto originario in cui abbiamo creduto. La nostra volontà – spiegano – è quella di tenere fede all`obiettivo che ci ha spinto a trovare, anni or sono, in Sinistra ecologia e libertà la nostra casa. Una casa alla quale dobbiamo molto, che tuttavia oggi non sentiamo più come nostra. Sentiamo il timore di affrontare il confronto e la sfida dell`egemonia politica e culturale e spesso, troppo spesso, siamo stati alla finestra a guardare senza poter, in modo concreto e propositivo, contribuire al cambiamento che i cittadini ci chiedono a gran voce».
Aggiungono i parlamentari: «Per queste ragioni e perché riteniamo necessario rimetterci in cammino condividiamo la scelta di alcuni nostri deputati di abbandonare SEL. Ci uniamo a loro in questo percorso sicuramente difficile ma siamo sicuri così di svolgere al meglio il nostro compito di rappresentanti del popolo».

fonte l’Unità