Il 29 novembre a Parigi non vi è stata alcuna «guerriglia urbana», ma uno scontro di assai modeste proporzioni tra un folto schieramento di polizia e un limitato numero di manifestanti. Trecento fermati, nessun ferito rendono alquanto evidente la natura e l’effettiva entità degli eventi. Il divieto di manifestare, contenuto nello stato di emergenza decretato dal presidente Hollande, è un invito irresistibile ad essere trasgredito. Per via pacifica, e comunque illegale, o scontrandosi con le forze di polizia. Entrambe le cose sono puntualmente accadute.