Parla di terrorismo a bordo dell’aereo papale che lo porta alla Gmg di Cracovia, Francesco. E lo fa con parole forti, all’indomani dell’uccisione di padre Jacques Hamel in una chiesa della Normandia. Con occhi pieni di tristezza. “Quando parlo di guerra parlo di guerra sul serio, no di guerre di religione”, ha detto. “Non c’è guerra di religione, c’è guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli”. “Tutte le religioni vogliono la pace, capito?”, ha concluso. Bergoglio da anni usa l’espressione “guerra mondiale a pezzi”. Ma per lui non bisogna confondere gli atti di terrorismo con l’idea di una guerra in nome di Dio.»
Clicca qui per leggere l’articolo di Repubblica
Ali David Sonboly, il giovane che venerdì a Monaco ha ucciso nove persone, era un razzista con un orientamento di estrema destra, sentiva come un onore l’essere nato il 20 aprile, lo stesso giorno di Adolf Hitler, e menava vanto del fatto di essere di «razza ariana» in quanto di origine iraniana. È quanto riferisce la Frankfurter Allgemeine Zeitung (FaZ) citando fonti dei servizi di sicurezza. D’altra parte, Ali Sonboly odiava visceralmente i turchi e gli arabi, rispetto ai quali si sentiva «superiore».
Clicca qui per leggere l’articolo della Stampa