Il pacco dono dell’Expo sotto l’albero di natale
— Luca Fazio, MILANO, 23.12.2014
Milano. Matteo Renzi dice che l’esposizione universale “sarà una cosa bella” e il governo dice che manterrà le promesse di spesa. E’ lui il capofila degli ottimisti che da qui al prossimo maggio cercheranno di magnificare un evento che per ora non ha mantenuto nemmeno una promessa. Milano nel frattempo continua a correre per non perdere l’occasione buona per ripartire. Il sindaco Pisapia: “Sarei insensibile se non fossi preoccupato, ma sono molto fiducioso”
Nel natale dell’evento promesso, Milano si nasconde dietro la barba finta per confezionare il pacco dono che rallegrerà (o guasterà) l’anno prossimo venturo: l’Expo 2015. Sono previsioni iperboliche, parole buone per tutti, ottimismo e pacche sulle spalle a coloro che ci credono e si stanno organizzando per raccogliere almeno le briciole della grande abbuffata. Se tutto andrà bene ce ne sarà per tutti. Bisogna avere fiducia e darsi da fare.
Questo è il messaggio che la propaganda ogni giorno si incarica di veicolare da qui al prossimo maggio, con accenti particolarmente zuccherosi in queste spente giornate festive (da ieri si possono acquistare i biglietti per l’Expo sui siti web di Alitalia ed Etihad e nei principali aeroporti, chi li acquista entro il 6 gennaio riceverà un dolce di cioccolato).
Le aspettative sono enormi anche se i preparativi dell’evento fino ad ora hanno lasciato sul campo solo brutte sorprese. Un paio di delicate inchieste giudiziarie già silenziate dopo l’apparizione salvifica di Raffaele Cantone (l’eroe nazionale dell’anti corruzione). E la più importante delle promesse non mantenute, quei 70 mila posti di lavoro “veri” che sono diventati poco più di quattromila, “finti”.
La Cisl, ieri, faceva finta di crederci: “Sono cominciate le prime assunzioni, a tempo, dei giovani che lavoreranno nei prossimi mesi all’Expo. Noi abbiamo aperto un confronto con Regione e Comune per ragionare sulla possibilità che almeno per alcuni di loro l’opportunità di lavoro non si esaurisca in questi mesi ma possa prolungarsi con una stabilizzazione”. Ragionare non costa niente, ma ormai è tutto dimenticato e i “giovani” ci hanno messo una pietra sopra.
Il pensiero meno sofisticato che dice dell’atteggiamento prevalente viene, come al solito, dal presidente del Consiglio Renzi: “Sono assolutamente convinto che Expo sarà una bella cosa. Scommetto che a giugno il carro dei vincitori sarà pieno. In passato qualcuno sui grandi eventi in Italia ha provato, e ci è anche riuscito, a rubare. Stavolta li stiamo beccando”.
Liquidato con una battuta il delicato fronte giudiziario (probabilmente la magistratura tornerà a farsi sentire a manifestazione già conclusa), è toccato al ministro Maurizio Martina dare rassicurazioni sulla copertura economica dell’evento, anche per replicare alle polemiche di Roberto Maroni che aveva accusato il governo di non mantenere la promessa di intervenire per coprire i fondi che avrebbe dovuto destinare la Provincia di Milano: “Quei 60 milioni saranno coperti, ci stiamo lavorando e sono tranquillo. Se poi sarà a novembre o dicembre interessa solo chi vuole fare polemica, il governo si fa carico di un problema generato da altri”.
Nel frattempo, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia continua ad indossare le vesti del testimonial privilegiato dell’evento. Il suo è il volto più spendibile. Ieri, in compagnia del presidente dell’Atm Bruno Rota, ha inauguratoil primo dei trenta nuovi treni super tecnologici della metropolitana rossa. Per l’Expo dovrebbero essere quattordici i treni a disposizione dei viaggiatori, tra cui secondo le previsioni dovrebbero esserci tra i 20 e 30 milioni di turisti. Ma la novella più lieta, soprattutto per i milanesi, è un’altra: “La posizione del sindaco la conoscete, non ci saranno aumenti dei biglietti del tram, almeno fino alla fine del mio mandato”. Metà 2016.
Ma siccome Pisapia non è Renzi c’è spazio anche per una riflessione più sincera: “Sarei insensibile se non fossi preoccupato, ma sono molto fiducioso, stiamo correndo. La criminalità che ha tentato di infiltrarsi è stata sconfitta, i controlli vengono fatti e saranno aumentati, sono tranquillo. Allo stesso tempo sta crescendo l’interesse sul tema”.
Infine, una simpatica anticipazione di quel giorno atteso da anni: le Frecce Tricolori apriranno l’Expo 2015. “Un avvenimento importante — dice l’Aeronautica — in avvio di una stagione che ci vedrà impegnati in numerose esibizioni in Italia e all’estero”. Sarà per nutrire il pianeta.
fonte: il Manifesto
http://ilmanifesto.info/il-pacco-dono-dellexpo-sotto-lalbero-di-natale/