La nota di Ferrara, coordinatore nazionale di SEL, pubblicata da Nordmilanotizie la trovo opportuna e intelligente; rientra nella giusta scelta di Sel di continuare caparbiamente a lavorare per costruire una prospettiva politica di una alternativa di governo con una alleanza di centrosinistra.
Per quanto riguarda l’immediato, purtroppo non ci sono i numeri. La responsabilità pesante è di Grillo e Casaleggio, torvi padroni di 5 stelle. Costoro hanno reso obbligatorio il governo del Pd con il Pdl e scommesso sul suo fallimento nella confusione più totale. Adesso sono spaventati per il fatto che il Pd ha respinto l’ennesimo ricatto di Berlusconi e non sanno più come mascherare la loro responsabilità nell’avere impedito l’isolamento e la sconfitta politica di Berlusconi stesso. Se Berlusconi è politicamente alle corde, Grillo non può vantare alcun merito e, come Berlusconi, vorrebbe andare subito alle urne per impedire che gli italiani facciano in tempo ad aprire gli occhi. Al contempo eviterebbe di dover votare la decadenza del medesimo Berlusconi da senatore. Il comportamento politico di Grillo e socio è tale che sembra abbiano grossi timori di doversi schierare davvero e nei fatti decisivi contro Berlusconi. Costoro non vogliono assumersi nessuna responsabilità, neanche quella di concorrere per cambiare la nefasta legge elettorale (anche qui in sinergia con Berlusconi).
Il problema per gli eletti di “sinistra” nelle liste di Grillo non è quello di fare gli “Scilipoti” bensì di fare un atto politico di dissenso alla luce del sole dalle scelte avventuristiche di Grillo, contrarie agli interessi di buona parte degli italiani che li hanno votati.
Parlo della necessità impellente dei parlamentari “di sinistra” eletti nelle liste 5 stelle perchè appare evidente che la soluzione che si va cercando alla crisi sia quella di un Letta bis con un appoggio, ancora in forme non ben definite, di una parte del Pdl. Più probabile di tutto il Pdl, perchè Berlusconi fa sempre il gioco delle tre carte e non credo sia uscito completamente di senno, almeno nella difesa dei suoi interessi. Ha già giocato abbastanza per far fruttare l’abito della vittima nel caso fosse costretto ad osservare la legge e a lasciare il Senato. Altri sono gli interessi ben più corposi, anche politici.
In questo quadro in rapida evoluzione nel quale nessuna soluzione è scontata, credo che SEL dovrà muoversi con grande intelligenza, senza apriorismi, attenta a valutare ogni passo che possa portare alla sconfitta di Berlusconi e del berlusconismo.
Renzo Baricelli
Clicca qui per legegre la dichiarazione di Vendola