di Giorgio Oldrini.Un’emozione vedere Obama che sbarca all’aeroporto Josè Martì. Sono quegli avvenimenti che fanno la storia. Una grande vittoria di Cuba e di Obama, con da parte di entrambi il coraggio di superare mille raggioni di profondo dissenso. Certo, Cuba ha resistito per decenni alla ostilità del ben più forte vicino del Nord. Oggi penso a quei giorni che ricordo bene quando il mondo si era fermato per la crisi dei missili e sembrava che scoppiasse da un momento all’altro la terza guerra mondiale. Ero un ragazzo e mi ricordo ancora che mi aggiravo per Sesto in giorni straordinariamente caldi in un silenzio teso. Poi mi chiedo cosa penseranno oggi i miei amici e vicini dell’Avana. Ana Cecilia che, lei figlia di un uomo della polizia segreta e allora moglie di un militare, aveva chiamato la figlia Yunaisy. O Alejandro che era un bambino e diceva “Mierda los yankees”, ma poi guardava i film che venivano dal Nord e saltava quelli russi. Mi sarebbe piaciuto essere là.