Ricerca pubblicata da Frontiers in Psychology: chi al risveglio non dimentica l’attività onirica ha anche una reattività cerebrale maggiore.
Chi ricorda i sogni fatti durante la notte ha, in media, un cervello più reattivo.
Lo dimostra uno studio condotto dal centro di ricerca neuro scientifica di Lione, in Francia, e pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology: chi ha memoria dei sogni ha anche una reattività cerebrale maggiore, rispetto alle persone che al risveglio cancellano completamente la memoria onirica.
Un collegamento interessante che va ad affiancarsi a quelli già indagati che collegano la personalità, la creatività, i risvegli notturni e l’atteggiamento verso i sogni alla frequenza con cui si ricorda l’esperienza onirica.
Il team di Lione ha registrato con un elettroencefalogramma le reazioni di un gruppo di 36 candidati sani, prima e durante il sonno, all’ascolto di un elenco di nomi: dai dati è emerso che gli individui che ricordano con immediatezza i propri sogni mostrano un tasso di reattività cerebrale più elevato rispetto a chi non ricordava affatto quanto ascoltato nel sonno.
La maggiore reattività del cervello, in un circolo virtuoso, faciliterebbe i risvegli durante il sonno e quindi la memorizzazione dei sogni.
fonte: cadoinpiedi