Il testo presentato alla Camera da Michele Anzaldi a seguito dell’inchiesta di “Patria indipendente” sulla proliferazione di pagine “nere” sul social network
Ecco il testo dell’interrogazione presentata pochi giorni fa alla Camera dall’Onorevole Michele Anzaldi:
“Al Ministro della giustizia, al Ministro dell’interno.
Per sapere – premesso che:
l’Anpi Associazione nazionale partigiani d’Italia, ha proposto una ricerca, in continuo aggiornamento, che raccoglie circa 2700 pagine Facebook legate all’estremismo di destra, di cui circa 300 sono apologetiche o propongono contenuti inneggianti al fascismo;
tale lavoro è stato divulgato dagli organi di stampa ed è a supporto della proposta presentata al Presidente della Repubblica il 9 gennaio 2016 «per uno Stato pienamente Antifascista»;
la legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente «Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione» dispone il grave reato dell’apologia al fascismo;
in alcune dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Stampa, Laura Bononcini, head of Policy di Facebook Italia, ha voluto sottolineare che il social network è una community «di oltre 1,7 miliardi di persone, con nazionalità e culture diverse: per questo motivo era necessario adottare degli standard della comunità che potessero valere in ogni Paese. Ogni segnalazione di contenuti in contrasto con la nostra policy viene esaminata da persone fisiche e non robot. Da poco abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Google e Twitter per rafforzare le nostre policy e porre più attenzione su argomenti delicati come hate speech e discriminazione razziale»;
l’apologia del fascismo, per quanto configurabile come reato in Italia, non risulta ricompreso nelle regole di Facebook:
quali iniziative di competenza, anche normative, il Governo intenda adottare al fine di rendere pienamente applicabile anche ai social network quanto stabilito per legge in merito al reato di apologia del fascismo”.
fonte: Patria Indipendente