MURO DI BERLINO (1 DI 3)

POST IMPOPOLARI SU UN EVENTO CHE, AL DI LÀ DELLA RETORICA, NON HA CAMBIATO IL MONDO.

Domani sarà tutto un trepidante festeggiare per l’anniversario della caduta del Muro, un muro che sono contento sia caduto ma che fuori dai confini della calda Europa non ha cambiato nulla.

Innanzi tutto forse è il caso di ricordare perché quel muro sia venuto su. Non è che una mattina i russi, quei cattivoni, si sono alzati e hanno iniziato ad impastare malta bastarda così, a caso. La ragione fondamentale che portò alla rottura tra gli alleati e i sovietici fu la nuova governance della Germania: a chi lasciare il controllo?
Da una parte c’era la Russia che, dall’alto dei propri 20 milioni di morti, voleva completamente spianare le gerarchie naziste, dall’altra gli alleati che, in ottica anticomunista,a parte una pulizia superficiale volevano lasciare al proprio posto Governatori, Sindaci, dirigenti delle forze dell’ordine, ecc…

Ecco, questa diversità di vedute creò un empasse che rischiava di portare la Germania ad un conflitto nuovo e diverso. La situazione si concluse con tanto filo spinato e i mattoni impilati pronti per il 1961 quando si iniziò a costruire il muro. A quel punto, se avevi avuto a che fare con i nazisti ma purtroppo anche se non era così, per te era meglio vivere nella parte giusta di Berlino e della Germania, altrimenti erano “volatili per diabetici”.

Anche in Italia si scatenò questo dibattito ma non portò a nulla perchè, responsabilmente, i leader della Resistenza decisero di non far partire un braccio di ferro.

Ora, con questo voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio? no, è solo un fatto storico. Io però non mi vergogno a dire che se si fosse data un po’ più retta ai russi, magari creando tribunali come quelli che tanti anni dopo sarebbero stati istituiti dal Sudafrica fino al Rwanda, forse in Italia ci saremmo evitati due o tre tentati colpi di stato, una presenza pressochè continua di fascisti e neo fascisti nelle forze dell’ordine e magari, chessò, un po’ della feccia che c’è in giro non ci sarebbe.

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