Turchia, tragedia in miniera: più di 200 morti e minatori ancora intrappolati.
Il disastro in un impianto carbonifero privato di Soma, a 120 chilometri da Smirne: al momento dell’esplosione erano al lavoro 787 persone. Proclamati tre giorni di lutto nazionale, forti contestazioni al premier Erdogan, scontri violenti a Instanbul.
ANKARA – E’ di 245 morti, tra cui un quindicenne, il nuovo bilancio provvisorio del disastro della miniera turca a Soma secondo il premier Recep Tayip Erdogan. La causa della morte nella maggior parte dei casi è stato il monossido di carbonio, riferisce il sito di Hurriyet. Il premier ha anche precisato – dopo ore di incertezza – che i minatori ancora intrappolati sono 120. Oltre 450 lavoratori sono stati salvati, almeno 80 sono feriti. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale
ANKARA – E’ di 245 morti, tra cui un quindicenne, il nuovo bilancio provvisorio del disastro della miniera turca a Soma secondo il premier Recep Tayip Erdogan. La causa della morte nella maggior parte dei casi è stato il monossido di carbonio, riferisce il sito di Hurriyet. Il premier ha anche precisato – dopo ore di incertezza – che i minatori ancora intrappolati sono 120. Oltre 450 lavoratori sono stati salvati, almeno 80 sono feriti. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
VIDEO / In sei tratti in salvo a 18 ore dall’esplosione
La società proprietaria della miniera è stata accusata dal partito di opposizione Chp di presunte violazioni delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, avendo impiegato minori e facendo lavorare i minatori oltre l’orario previsto. L’ex segretario del sindacato dei minatori turchi, Cetin Uygur, ha denunciato le insufficienti misure di sicurezza a Soma e accusato di “negligenza” il governo di Ankara.
Le proteste contro il governo. L’incidente ha scatenato forti proteste anti governative. La polizia turca ha anche usato lacrimogeni e idranti per disperdere una manifestazione non autorizzata ad Ankara, organizzata in segno di protesta per l’incidente di Soma. Anche sul luogo della tragedia si è registrata una violenta protesta, con i parenti delle vittime che hanno colpito con calci e pugni l’auto su cui viaggiava dopo una conferenza stampa sul posto. La folla gli ha urlato “assassino” e “ladro”.
FOTOGALLERIA / SCONTRI CONTRO IL GOVERNO
Anche a Istanbul polizia e migliaia di manifestanti turchi hanno ingaggiato violenti scontri. Vi sono diversi feriti e sono stati effettuati arresti, ha riferito un fotografo dell’agenzia France Presse. I manifestanti si erano radunati per protestare contro il governo, il corteo è sfilato lungo la via Istiklal, ma la polizia lo ha disperso servendosi di lacrimogeni, idranti e pallottole di gomma.
Gli attivisti anti-Erdogan hanno anche lanciato un’iniziativa, chiedendo ai cittadini di sdraiarsi per terra nelle stazioni della metropolitana, per ricordare le vittime bloccate sotto terra, nella miniera.
La nota dei proprietari della miniera. La società proprietaria della miniera di carbone ha chiuso il suo sito web lasciando in homepage un breve comunicato, mentre monta la protesta contro le condizioni di sicurezza dei minatori ritenute da più parti insufficienti. Nella nota, che ha uno sfondo nero, si parla di un “triste incidente” e si sottolinea che le indagini proseguono per accertare i motivi dell’incendio. Salvare i sopravvissuti resta la ‘priorità’ per la società”, secondo cui “l’incidente è accaduto malgrado le massime precauzioni e i continui controlli”.
Il premier Erdogan, nella conferenza stampa a Soma prima delle contestazioni, ha commentato così: “Gli incidenti sul lavoro possono accadere, ma le dimensioni di questo incidente ci hanno profondamente colpito”.
Il Papa ha lanciato un appello durante l’udienza generale del mercoledì: “Vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di Soma, in Turchia e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari”. Questo l’appello del Papa durante l’udienza generale del mercoledì santo.
Le cause dell’incidente. Quello di Soma potrebbe rivelarsi il più grave incidente industriale nella storia della Turchia moderna. Centinaia di soccorritori continuano a cercare i compagni dalle gallerie della miniera a più di 400 metri sotto terra. Al momento dell’esplosione nella miniera c’erano 787 lavoratori, di cui più di 360 sarebbero riusciti a fuggire. Un’altra ottantina sono stati salvati e risultano feriti.
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Ad aver innescato l’esplosione, che ha provocato il crollo e l’incendio in fondo alla miniera, è stato probabilmente un cortocircuito. Da tempo ci sono forti polemiche sulla sicurezza nelle miniere del paese e proprio su Soma l’opposizione aveva chiesto in passato invano una commissione d’inchiesta.
ANKARA – E’ di 245 morti, tra cui un quindicenne, il nuovo bilancio provvisorio del disastro della miniera turca a Soma secondo il premier Recep Tayip Erdogan. La causa della morte nella maggior parte dei casi è stato il monossido di carbonio, riferisce il sito di Hurriyet. Il premier ha anche precisato – dopo ore di incertezza – che i minatori ancora intrappolati sono 120. Oltre 450 lavoratori sono stati salvati, almeno 80 sono feriti. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
La società proprietaria della miniera è stata accusata dal partito di opposizione Chp di presunte violazioni delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, avendo impiegato minori e facendo lavorare i minatori oltre l’orario previsto. L’ex segretario del sindacato dei minatori turchi, Cetin Uygur, ha denunciato le insufficienti misure di sicurezza a Soma e accusato di “negligenza” il governo di Ankara.
Le proteste contro il governo. L’incidente ha scatenato forti proteste anti governative. La polizia turca ha anche usato lacrimogeni e idranti per disperdere una manifestazione non autorizzata ad Ankara, organizzata in segno di protesta per l’incidente di Soma. Anche sul luogo della tragedia si è registrata una violenta protesta, con i parenti delle vittime che hanno colpito con calci e pugni l’auto su cui viaggiava dopo una conferenza stampa sul posto. La folla gli ha urlato “assassino” e “ladro”.
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Anche a Istanbul polizia e migliaia di manifestanti turchi hanno ingaggiato violenti scontri. Vi sono diversi feriti e sono stati effettuati arresti, ha riferito un fotografo dell’agenzia France Presse. I manifestanti si erano radunati per protestare contro il governo, il corteo è sfilato lungo la via Istiklal, ma la polizia lo ha disperso servendosi di lacrimogeni, idranti e pallottole di gomma.
Gli attivisti anti-Erdogan hanno anche lanciato un’iniziativa, chiedendo ai cittadini di sdraiarsi per terra nelle stazioni della metropolitana, per ricordare le vittime bloccate sotto terra, nella miniera.
La nota dei proprietari della miniera. La società proprietaria della miniera di carbone ha chiuso il suo sito web lasciando in homepage un breve comunicato, mentre monta la protesta contro le condizioni di sicurezza dei minatori ritenute da più parti insufficienti. Nella nota, che ha uno sfondo nero, si parla di un “triste incidente” e si sottolinea che le indagini proseguono per accertare i motivi dell’incendio. Salvare i sopravvissuti resta la ‘priorità’ per la società”, secondo cui “l’incidente è accaduto malgrado le massime precauzioni e i continui controlli”.
Il premier Erdogan, nella conferenza stampa a Soma prima delle contestazioni, ha commentato così: “Gli incidenti sul lavoro possono accadere, ma le dimensioni di questo incidente ci hanno profondamente colpito”.
Il Papa ha lanciato un appello durante l’udienza generale del mercoledì: “Vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di Soma, in Turchia e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari”. Questo l’appello del Papa durante l’udienza generale del mercoledì santo.
Le cause dell’incidente. Quello di Soma potrebbe rivelarsi il più grave incidente industriale nella storia della Turchia moderna. Centinaia di soccorritori continuano a cercare i compagni dalle gallerie della miniera a più di 400 metri sotto terra. Al momento dell’esplosione nella miniera c’erano 787 lavoratori, di cui più di 360 sarebbero riusciti a fuggire. Un’altra ottantina sono stati salvati e risultano feriti.
VIDEO / Sei minatori tratti in salvo a 18 ore dall’esplosione
Ad aver innescato l’esplosione, che ha provocato il crollo e l’incendio in fondo alla miniera, è stato probabilmente un cortocircuito. Da tempo ci sono forti polemiche sulla sicurezza nelle miniere del paese e proprio su Soma l’opposizione aveva chiesto in passato invano una commissione d’inchiesta.
Le carenze nella sicurezza delle miniere di carbone turche sono da tempo al centro di polemiche. L’anno scorso 93 minatori sono morti nelle varie miniere del Paese. Mentre a novembre scorso 300 minatori si erano rinchiusi in fondo alla miniera di Zonguldak, nella regione del Mar Nero – dove nel 1992 un’esplosione aveva fatto 263 vittime e nel maggio 2010 altre 30 persone avevano trovato la morte allo stesso modo – per protestare contro le misure di sicurezza insufficienti dell’impianto. Due settimane fa il principale partito di opposizione, il Chp di Kemal Kilicdaroglu, aveva chiesto in Parlamento un’inchiesta sulla sicurezza proprio nella miniera di Soma. La proposta era stata bocciata dall’Akp, che ha la maggioranza assoluta nella Grande Assemblea di Ankara.
fonte: La Repubblica
per vedere video prego cliccare:
http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/14/news/turchia_tragedia_in_miniera_di_carbone_intrappolati-86101099/?ref=HREC1-4