mio commento: siamo davanti all’ennesima tragedia che guarda caso colpisce dei Lavoratori.
Si parla di errore umano. Da cosa è stato causato questo errore? Per ora non si sa nulla di preciso.
Credo sia arrivato il momento di risolvere definitivamente questo che è un problema annoso e dannoso.
In questo periodo, ormai da circa 6….7 mesi con l’attuale governo, si sente parlare di tutto fuorché di sicurezza sul lavoro e di posti di Lavoro stabili.
I temi posti sul piatto dall’attuale governo, che spostano ad arte l’attenzione dell’opinione pubblica, sono l’abolizione dell’articolo 18, la riforma del senato e altri di cui non si sente alcun bisogno e che oltretutto non servono in nessun modo alla crescita del nostro paese, fermo al palo, anzi addirittura in deflazione.
Ma dell’abolizione dei rischi sul lavoro e di diritti tangibili per i Lavoratori che continuano a morire neanche una parola.
La redazione di nordmilanotizie ha già avuto modo di riprendere e riproporre questo argomento più volte con articoli postati nei mesi precedenti, evidenziando che questo è un problema da estirpare in tempi brevissimi; non se ne può più.
Quindi, l’argomento sicurezza sul Lavoro deve essere inserito al primo posto dell’agenda di governo insieme al tema dell’occupazione con annessa una “vera riforma” che elimini definitivamente la precarietà.
Sempre tenendo presente che l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori è un diritto acquisito con anni di lotte operaie e non deve essere toccato.
Tragedie come quella successa oggi mi danno l’angoscia e il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari.
Mario Piromallo
Incidenti lavoro: quattro operai muoiono intossicati da sostanze chimiche
I lavoratori uccisi dalle inalazioni di acido solforico in una ditta per lo smaltimento di rifiuti speciali di Cà Emo. Ricoverata in gravi condizioni una quinta persona. La procura di Rovigo apre un’inchiesta: “Evidenti “problemi di sicurezza”. Per i vigili del fuoco probabile l’errore umano. Il sindaco proclama lutto cittadino.
VENEZIA – Sono morti nella fabbrica dove lavoravano per aver respirato un mix letale di sostanze chimiche, una nube tossica di acido e ammoniaca creata dalla reazione di fanghi trattati con acido solforico. Le prime ricostruzioni parlano di errore umano.
Le vittime sono quattro operai della Co.Im.Po di Adria, una ditta per lo smaltimento di rifiuti speciali di Cà Emo (Rovigo): Nicolò Bellato, 28 anni, e Paolo Valesella, 53, entrambi di Adria, Marco Berti, 47, e Giuseppe Valdan, 47, di Campolongo Maggiore (Venezia). I primi tre erano operai della ditta, mentre il quarto, un autotrasportatore, era un esterno. Una quinta persona è ricoverata in ospedale, si chiama Massimo Grotto, 47 anni, e non è in pericolo di vita. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota, ha espresso “profonda commozione” e ha mandato le sue condoglianze ai familiari delle vittime. “Una tragedia tra le più devastanti” per il mondo del lavoro in Veneto, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Il presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha sottolneato la “volontà delo Parlamento, senza sovrapposizioni con l’autorità giudiziaria, di conoscere le ragioni della loro tragica morte”. Il sindaco della cittadina, Massimo Barbujani, ha proclamato il lutto cittadino (VIDEO).
Rovigo, quattro operai morti intossicati da acido
“C’è stata una errata manovra nel processo che la ditta faceva per trattare questi reflui, che ha comportato la nube tossica di anidride solforosa”, ha detto il comandante Girolamo Bentivoglio. Secondo una prima ricostruzione, che dovrà essere supportata dai risultati delle autopsie e delle analisi chimiche, non c’è stata dunque un’esplosione della cisterna come si era pensato inizialmente. Gli operai avrebbero gettato dell’acido solforico in una vasca che conteneva già ammoniaca. Non indossavano le mascherine di protezione. Uno di loro è caduto e ha perso i sensi, gli altri sono morti nel tentativo di aiutarlo.
Per il pm di Rovigo Sabrina Duò, sono “evidenti” i “problemi di sicurezza all’interno della Co.Im.Po”. “Errore umano? Tutto può essere – ha detto – ma dai primi elementi sembrerebbe che qui qualcosa non è stato rispettato sotto il profilo del ciclo di produzione. I primi soccorritori, cioè in vigili del fuoco, hanno riferito che nessuno dei quattro aveva dispositivi di protezione. Ora faremo tutti gli accertamenti possibili ed immaginabili, ma qui non è solo un problema di mascherine”.
LA MAPPA
I vigili del fuoco non sono riusciti a entrare immediatamente nella fabbrica, il rischio di formazione di una nube tossica, poi scongiurato, ha rallentato le operazioni di soccorso, tanto il corpo senza vita di uno degli operai è stato scoperto a distanza di tre ore dall’incidente. Forse intossicato un vigile del fuoco è stato accompagnato all’ospedale di Rovigo per controlli precauzionali. Le centraline mobili dell’Arpav sono intervenute per monitorare l’aria e i carabinieri di Adria hanno ‘blindato’ l’area dell’incidente per i rilievi. Sul luogo sono arrivati anche i tecnici dello Spisal.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, è arrivato a Rovigo per testimoniare il cordoglio del Governo per le quattro vittime. Il ministro ha ricordato che “nel 2011 sono state introdotte norme che richiedono una specifica qualificazione per le imprese e i lavoratori operanti in ambienti sospetti di inquinamento. Su questa problematica è stata anche programmata, nel corso di questi ultimi anni, una specifica azione di vigilanza congiunta fra ispettori del lavoro e ispettori Asl proprio per verificare le corrette modalità di esecuzione di tali delicatissimi lavori”.
Sarà l’inchiesta della procura di Rovigo, aperta dal pubblico ministero di turno Sabrina Duò, ad accertare se vi siano stati errori o omissioni da parte di qualcuno degli operai e soprattutto se siano state rispettate da parte dell’azienda tutte le normative sulla sicurezza. “Onestamente – ha aggiunto Zaia – devo dire che non ci aspettavamo un incidente sul lavoro come questo, perché il Veneto è conosciuto ed apprezzato come una regione sicura. Con il bilancio attuale possiamo dire che questa è tra le più devastanti tragedie che il Veneto ha subito”.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/22/news/incidenti_lavoro_tre_operai_morti_a_rovigo_un_altro_grave-96387849/?ref=HREC1-3