Minacce camorriste a Giulio Cavalli: interrogazione parlamentare di SEL

cavalli2[1]Interrogazione di Farina sulla sicurezza di Giulio Cavalli
Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. —
premesso che:
   nel corso di una videointervista alla testata on line Fanpage Luigi Bonaventura, pentito della cosca Vrenna-Bonaventura, ha dichiarato che la ‘ndrangheta voleva uccidere Giulio Cavalli non appena gli fosse stata tolta la scorta;
   Luigi Bonaventura ha collaborato all’operazione Heracles coordinata dal dottor Pierpaolo Bruni della DDA di Catanzaro;
   nel corso dell’intervista Bonaventura parla del servizio di scorta che tutela Cavalli dal 2008 e della possibilità di una sua revoca per una mancanza di comunicazione tra Lodi e Roma. Una «dimenticanza»;
   il pentito racconta come una jeep – o un camion – avrebbero dovuto investire Cavalli non appena il servizio di tutela gli fosse stato revocato e di aver «sentito parlare di un Prefetto», verosimilmente, quello di Lodi, che effettivamente nel gennaio del 2011 ha comunicato all’attore, all’epoca consigliere regionale della Lombardia, l’intenzione di revocare la scorta, come si evince da articoli giornalistici e da un’interpellanza parlamentare urgente presentata dall’onorevole Di Pietro in data 24 gennaio 2011 (n. 2-00936) –:
 Per sapere: di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati su quanto riferito in premessa, essendo estremamente grave quanto emerso dalla videointervista di Bonaventura; quali iniziative urgenti, nell’ambito delle proprie competenze, abbiano intrapreso o intendano intraprendere al riguardo.