E’ stata per un decennio un simbolo di abbandono – con i suoi cento metri d’altezza e 31 piani completamente sfitti – ed era tornata al centro delle cronache nel 2012 per la provocatoria e breve occupazione da parte del collettivo di artisti di Macao. Ora, però, la Torre Galfa di Milano sarà recuperata. E’ l’obiettivo del Comune e del Gruppo Unipol – si legge in una nota di Palazzo Marino – che stanno lavorando insieme a un progetto di riqualificazione del grattacielo che potrebbe partire già quest’anno. “Abbiamo avviato un processo condiviso con il Gruppo Unipol per definire il progetto migliore per la riqualificazione della Torre Galfa – spiega il vicesindaco (con delega all’Urbanistica) Ada Lucia De Cesaris – Si tratta di una sfida importante per Milano. Avremo presto un progetto di sistemazione e recupero della torre, che potrà ritornare a essere un elemento di qualità per la città”. Il Gruppo Unipol si occuperà della gestione, del project management e dello sviluppo del progetto di recupero e riqualificazione dell’immobile costruito nel 1959 dall’architetto Melchiorre Bega. Ma anche del coinvolgimento di investitori internazionali che possano supportare la fattibilità dell’iniziativa. L’obiettivo è di “poter partire con i lavori già nel 2014”. La Torre Galfa (il nome deriva dai nomi delle due vie che si incrociano ai piedi dell’immobile: via Galvani e via Fara) fu realizzata dal 1956 al 1959 per ospitare gli uffici milanesi della società petrolifera Sarom. L’edificio venne poi ceduto nel 1980 alla Banca Popolare di Milano, che lo abbandonò nel 2001, anno dal quale la torre è completamente sfitta, per poi venderla nel 2006 a Fondiaria-Sai.
fonte: La Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/10/foto/milano_via_al_progetto_per_riqualificare_la_torre_galfa-75592664/1/#1