Milano: trasporti, in arrivo tagli?

Pendolari, la scure del Pirellone sui trasporti: 150 milioni di euro in meno (50 solo per Atm)

Gli assessori di Province e Comuni all’attacco: nel mirino anche i tagli imposti dal governo Renzi. “Regione e Stato non possono usarci come ostaggi”. I nuovi orari Fs per Expo 2015

di ANDREA MONTANARI

Allarme degli assessori ai Trasporti di Province e Comuni lombardi sui tagli al trasporto pubblico locale minacciati dalla Regione. Centocinquanta milioni di euro in meno, di cui circa 50 per l’Atm, che vedrebbe così di fatto annullati i fondi annunciati dal governo per potenziare il servizio pubblico nell’anno in cui Milano ospiterà Expo 2015. «I numeri presentati dalla conferenza regionale del Tpl presentano un quadro devastante che imporrebbe forti aumenti tariffari, tagli ai servizi al punto di non garantire più corse in varie aree a domanda debole», hanno scritto in una nota congiunta gli assessori di nove Comuni. Tagli che metterebbero a rischia 2.000 posti di lavoro nel settore, in particolare nelle aziende del trasporto pubblico su gomma a livello provinciale, come denunciato anche dall’Asstra, l’associazione delle imprese dei trasporti in Lombardia.

Dopo i risparmi imposti alle Regioni da Palazzo Chigi con la legge di stabilità, che per la Lombardia valgono quasi un miliardo di euro, si inasprisce così il confronto con Comuni e Province. «La Regione e il governo risolvano i loro problemi, ma non usino come ostaggio i Comuni», spiega al termine dell’incontro l’assessore milanese alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, che però non sembra aver perso le speranze sul fatto che la trattativa in Conferenza Stato-Regioni possa riservare ancora qualche sorpresa. Per la Regione era presente l’assessore regionale ai Trasporti, Alberto Cavalli, che con l’aiuto di una cinquantina di diapositive ha descritto gli effetti degli tagli del governo se dovesse essere ripartito in modo lineare sui 155 milioni di euro del fondo regionale per il trasporto pubblico locale (che per circa un terzo va all’Atm).

«I minori fondi non dipendono da noi, ma dalla legge di stabilità», si difende Cavalli. Una prospettiva che lascia perplessi molti amministratori, però, visto che il settore del trasporto pubblico locale è uno dei pochi che nei comuni e nelle province lombarde è in grado di rispettare e anzi di superare lo standard del 35 per cento di copertura dei costi di servizio tramite le tariffe. L’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia, attacca invece, il governo. «Dilettanti allo sbaraglio. Questi sarebbero i risultati della politica scellerata del governo Renzi: 2.000 posti di lavoro a rischio nei trasporti più altri 3.000 fra i dipendenti delle Province. Mentre ai ministeri questo governo non riesce mai a tagliare nulla».

L’impressione dell’opposizione di centrosinistra, invece, è che la Regione alzi i toni per forzare il governo nella trattativa, non mettere mani ad altri risparmi e nel caso il braccio di ferro fallisse scaricare i tagli sugli unici trasferimenti diretti dello Stato alle regioni. Quelli per la sanità e per il trasporto pubblico. «Tra regioni e governo è ancora aperto il confronto ed è bene attendere qualche giorno prima di fare i conti definitivi – avverte il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri – In ogni caso la Regione non pensi di trasferire i tagli su Province e Comuni senza aver fatto la propria parte. Il sistema regionale può risparmiare altrove, iniziando dalla razionalizzazione delle aziende partecipate. E poi dovrebbe colmare qualche ritardo, visto che l’istituzione delle agenzie del trasporto pubblico locale, previste da una legge del 2012, avrebbe dovuto far risparmiare 145 milioni di euro». Nel frattempo  le Ferrovie dello Stato hanno presentato il nuovo orario ferroviario e in vista di Expo 2015 l’aggiunta di 67 nuove fermate nel sito che ospiterà l’evento.

fonte: La Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/12/05/news/pendolari_la_scure_del_pirellone_sui_trasporti_150_milioni_in_meno_50_solo_per_atm_-102147683/