Milano: test con l’etilometro prima di salire in cattedra

mio commento: non sono per niente d’accordo con questa novità che mette in discussione la professionalità dei Lavoratori e ne mina la libertà. Somiglia molto a un altro pericoloso precedente che serve per dare corso alle limitazioni in qualsiasi campo lavorativo. Infatti è paragonabile a quanto ha proposto l’amministratore della Fincantieri a proposito del microchip negli scarponi degli operai (vedi articolo correlato)! E’ una deriva pericolosa che si somma all’azzeramento dello Statuto dei Lavoratori. Mario Piromallo

Milano, test con l’etilometro prima di salire in cattedra. I prof: “E’ una vessazione”

All’istituto alberghiero Carlo Porta stanno per partire i controlli a campione che saranno effettuati da un medico del lavoro. In caso di rifiuto è previsto il licenziamento. Il preside: “Sono le norme”

di TIZIANA DE GIORGIO

Dovranno dimostrare di non aver esagerato con qualche bicchiere di troppo prima di entrare in classe e fare lezione: dai prossimi mesi tutti gli insegnanti della scuola potranno essere sottoposti, a sorpresa, all’alcol test. Succede all’alberghiero Carlo Porta, istituto superiore nella periferia a Ovest di Milano, non lontano da San Siro.

Nei giorni scorsi i professori che ogni giorno lavorano nei laboratori, ma anche quelli che salgono in cattedra per spiegare agli studenti il programma di inglese, italiano o matematica, si sono visti consegnare un modulo da riconsegnare firmato entro una settimana: «Il lavoratore autorizza il medico competente a effettuare il trattamento sanitario che consiste nel test alcolimetrico con etilometro», si legge nel documento.

Un esame (al quale potrebbe seguire anche una visita medica) che se risultasse positivo potrebbe «comportare il licenziamento». Lo scritto, da compilare con i propri dati anagrafici, lascia spazio a poche esitazioni: se qualcuno dovesse rifiutarsi di fare il test, o anche solo di sottoscrivere il consenso informato, «il medico sarà obbligato a segnalare il fatto immediatamente al datore di lavoro», che a sua volta sarà costretto «ad allontanare il lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti alla sua persona e a impiegarlo, ove possibile, in altra mansione».

Il motivo di questa inedita richiesta rivolta a chi ogni mattina entra a scuola, e lavora con i ragazzi, è spiegato dal preside Antonio Malaspina: «Abbiamo deciso di sottoscrivere una convenzione con un medico del lavoro per valutare i rischi e garantire la sicurezza di tutti coloro che sono in servizio al Carlo Porta». Il dirigente fa riferimento a una circolare del 2013 dell’Ufficio scolastico regionale, in cui si spiega come per legge l’insegnamento rientri fra le attività lavorative per le quali, «vista la loro rischiosità», è tassativamente vietata l’assunzione e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.

Dopo l’ultima riunione periodica della scuola sulla sicurezza, quindi, ecco una delle misure decise: test a campione sui prof per controllare che nessuno entri alticcio in classe e non ci siano dipendenze da alcol fra i docenti. «Un’evenienza che metterebbe a rischio gli studenti e i professori stessi». Su 143 insegnanti, sono in 141 ad aver firmato, precisa l’istituto. Ma le polemiche non si sono lasciate attendere: c’è chi non ha nulla in contrario a inaugurare una pratica simile.

E chi si è rivolto ai sindacati per chiedere la legittimità di una richiesta del genere: «Una richiesta vessatoria», denunciano alcuni insegnanti. «Il buonsenso vorrebbe almeno che controlli simili fossero riservati a chi lavora in situazioni ad alto rischio — commenta Pippo Frisone, della Cgil — come chi sta in cucina o gli addetti a macchinari pericolosi. Chiedere a un insegnante di religione o di italiano di sottoporsi all’etilometro per entrare in classe è una forzatura».

fonte: La Repubblica Milano
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/03/17/news/milano_arrivano_i_test_con_l_etilometro_per_tutti_i_professori_dell_alberghiero_porta-109677390/

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