Milano, smog: Pm10 tre volte sopra la media

Smog a Milano, Pm10 tre volte sopra la media. Legambiente: "Ridurre il traffico in tutta la città"

Il blocco del traffico del dicembre di un anno fa – immagine da La Repubblica

Smog a Milano, Pm10 tre volte sopra la media. Legambiente: “Ridurre il traffico in tutta la città”

Dopo il miglioramento dei giorni dopo Natale le polveri sottili sono tornate a salire fino a raggiungere il picco del primo gennaio, complici i botti di capodanno. Gli ambientalisti: “Prendere esempio dalle altre città europee”

Il 2017 per Milano si è aperto sotto una cappa di smog. L’Arpa, l’agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente, il primo gennaio ha rilevato valori del Pm10 tre volte superiori alla media. Le centraline di via Senato hanno registrato un picco di 161 microgrammi per metrocubo, seguite da quelle di via Pascal con 152 microgrammi, e quelle del Verziere a 127.  Nei giorni successivi al Natale la situazione era andata migliorando, dopo settimane difficili per la qualità dell’aria e provvedimenti restrittivi da parte del Comune, portando il Pm10 sotto la soglia limite dei 50 microgrammi al metrocubo. Ma con gli ultimi giorni del 2016 le polveri sottili sono tornate a salire fino a raggiungere il picco del primo gennaio quando, complici i botti di capodanno, i valori sono schizzati non solo in città ma anche nell’hinterland: la centralina di Pioltello-Limito il primo dell’anno ha rilevato 191 microgrammi al metrocubo e mentre quella di Arese 139.

Si chiude però un anno, in 2016, di transione, dice Legambiente, augurandosi un 2017 all’insegna della lotta all’inquinamento. “Da oggi si deve fare molto di più”, dicono dall’associazione descrivendo i dati. “Le concentrazioni medie annue della Pianura Padana si sono mantenute lontane dai livelli terribili dei primi anni 2000 – spiegano gli amibientalisti – e in nessun capoluogo è stata superata la media annua di 40 microgrammi/mc di polveri Pm10 indicata dalla UE come limite perentorio”. Nel caso della città di Milano per esempio il 2016, con una media di 35,9 microg/mc di Pm10, è stato il secondo migliore (dopo il piovoso 2014) dal 2002, e la tendenza in calo è evidente dai dati storici raccolti dalla rete fissa di Arpa Lombardia nelle centraline milanesi. Per Legambiente, il segreto è lavorare sul traffico.

“Delle tre centraline milanesi – segnalano dall’associazione – quella che ha fatto registrare i valori peggiori è stata quella di Città Studi (Pascal, 39 mcg/mc), mentre un’aria significativamente migliore è quella monitorata in centro – dove la circolazione è contingentata – dalla centralina di Verziere (33,8 mcg/mc). Segno che le politiche di riduzione del traffico continuano a produrre effetti positivi per la salute dei milanesi, ma anche che le misure di limitazione vanno estese a tutta la città”.

“Occorre che Milano segua l’esempio di altre città europee”, dice Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Di quelle che hanno sviluppato programmi per il progressivo azzeramento della motorizzazione privata. Milano può farlo anche a partire dalla progettazione degli ambiti attorno agli Scali ferroviari (per i quali si discute un grosso intervento di riqualificazione, ndr) e senza dimenticare il resto della città”.

Tornando ai valori dello smog, se per quanto riguarda la concentrazione media su base annua, nel 2016 non è stato segnalato nessuno sforamento delle norme Ue, le cose – sostengono da Legamente – vanno peggio per quanto riguarda i picchi di Pm10 per i quali le norme Ue appaiono insufficienti, consentendo di superare per ben 35 giorni all’anno il livello di aria decisamente malsana corrispondente a 50 mcg/mc di polveri sottili. “A voler vedere il bicchiere mezzo pieno – aggiunge Damiano Di Simine, responsabile scientifico dell’associazione – parliamo di dati insoddisfacenti ma, comunque, in deciso miglioramento rispetto al recente passato, quando a Milano per esempio si arrivava ad avere superamenti, mediamente, un giorno su due. In ogni caso, anche al netto dei capricci climatici che hanno un ruolo importante nel determinare le variazioni annuali, anche dai dati sui superamenti è evidente l’efficacia, almeno parziale, delle politiche antismog fin qui sviluppate”.

fonte: La Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/01/02/news/pm10-155275446/