Le inquietanti notizie odierne sugli arresti che coinvolgono Expo 2015 destano allarme per un sistema di potere e di affari che sembra governane gli appalti in Lombardia senza soluzione di continuità con il malaffare passato. Le accuse di turbativa d’asta, di corruzione e associazione a delinquere ci fanno pensare a un sistema politico-economico che invece di coltivare anticorpi a tutela dell’interesse pubblico si rende, di nuovo, protagonista di storture e illeciti. Il fatto poi che l’indagine parta da una costola dell’inchiesta “infinito” ci dimostra come, a differenza della propaganda del duo Formigoni/Maroni, il nostro territorio e le nostre istituzioni siano fragili alla penetrazione della criminalità organizzata. Per questo motivo crediamo che i tempi stretti e le difficoltà derivanti dalla platea mondiale di Expo non possano assolutamente giustificare l’allentamento dei controlli che, anzi, debbono essere maggiormente incentivati. Expo 2015 è un evento fondamentale per Milano, per la Lombardia e per il nostro Paese. Sarà una vetrina importantissima e proprio per questo non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. Chiediamo in primis alle istituzioni e a tutti gli attori economici coinvolti di lavorare perché la trasparenza e la legalità continuino a essere le fondamenta su cui Expo crescerà.