Milano, sciopero dei mezzi pubblici: mattinata a rischio caos, sospesi divieti antismog
Il sindacato Cub ha indetto uno stop di quattro ore dalle 8.45 alle 12.45 di mercoledì, giovedì tocca ai treni. La Regione revoca il blocco del traffico inquinante in piena allerta Pm10, è polemica. Insorge Legambiente
di ILARIA CARRA
Una due giorni di scioperi e smog alle stelle, che porta alla revoca del blocco del traffico inquinante tra le pomeiche. Domani mattina – mercoledì 16 dicembre – ci sarà uno sciopero dei mezzi pubblici a Milano indetto dalla Cub Trasporti dalle 8.45 alle 12.45. Oltre ai lavoratori Atm potrebbero fermarsi anche i colleghi di Net, Nord est trasporti, in Brianza: gli impiegati, gli operai, gli ausiliari della sosta, i tutor di linea e gli addetto ai parcheggi e agli impianti fissi. Dopo domani, invece, a rischio saranno i treni regionari per la mobilitazione di tutta la galassia sindacale. La Regione apre al traffico anche le auto più inquinanti, insorge Legambiente.
La protesta – In un primo momento sembrava che la prefettura – vista la coincidenza con una settimana calda per lo shopping natalizio – fosse intenzionata a precettare i lavoratori. Ma secondo le ultime indiscrezioni, sembre che l’orientamento di corso Monforte sia cambiato. Anche perché, si ritiene anche in Comune, la mobilitazione di quattro ore potrebbe – secondo le attese – portare qualche disagio in città, ma non una vera e propria serrata.
Le ragioni dei lavoratori – Gli autonomi insorgono, soprattutto contro le condizioni di lavoro accettate durante Expo che per alcuni dipendenti di Atm, specie sulla linea 1, sarebbero state più gravose senza però ottenere in cambio le giuste compensazioni: “Occorre porre immediato rimedio all’uso discriminatorio dell’accordo Expo, applicato in modo non omogeneo a tutti i tramvieri Atm – è l’appello del sindacato di base – Alcuni lavoratori si sono sobbarcati quasi esclusivamente l’onere dei servizi aggiuntivi per Expo. A loro bisogna concedere di più”. Un’altra discriminazione si sarebbe consumata contro gli operai delle officine. “Si pensi ad esempio all’indennità orari disagiati”, continua la Confederazione unitaria di base, indennità che sarebbe stata riconosciuta ai lavoratori dell’assistenza di linea tranviaria e non a quelli di linea automobilistica pur espletando gli stessi turni di lavoro”. Infine il sindacato chiede che i turni di notturna-mattinale, che dovevano terminare a fine ottobre con la fine dell’Esposizione universale, sono stati prolungati: “Quindi occorre riconoscere ai lavoratori tutte le indennità riconosciute con l’accordo Expo per tutta la durata dei servizi stessi”.
Revocato il blocco del traffico inquinante – La Regione Lombardia, a causa dello sciopero del trasporto pubblico, ha deciso di revocare il blocco del traffico veicolare programmato per le giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre. Una decisione della quale il Comune di Milano ha dovuto prendere atto – si legge in una nota di Palazzo Marino -, adeguandosi “al provvedimento e di sospendere il divieto di transito dei veicoli diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato previsto dal protocollo della città metropolitana in questi giorni di pm10 sopra la soglia di attenzione”.
Biglietti unico giornaliero e misure antismog del Comune – Per far fronte all’emegenza smog, il Comune di Milano ha deciso di affiancare alle tradizionali misure di blocco auto sugli Euro 3 diesel e di abbassamento delle temperature, degli incentivi per il trasporto pubblico. Alla gratuità del bike sharing e dei mezzi di superficie per chi accompagna i minori – ricorda l’amministrazione – da giovedì e fino al 24 dicembre si potrà viaggiare con il biglietto singolo (1,5 euro) per tutta la giornata. “Anche per questo il Comune – sottolinea l’assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran – sollecita vivamente la Regione ad affiancare le azioni del Comune di Milano con delle proposte di scontistica sulla rete ferroviaria che invoglino i lombardi ad utilizzare meno l’automobile in questi giorni di alti livelli di inquinamento, dato che l’aria non ha confini e il problema riguarda tutta la pianura padana”. Nella giornata di domani il provvedimento Area C rimarrà attivo.
L’ira di Legambiente – “E’ inaccettabile”. Dura la protesta di Legambiente. “Sono oltre 10 giorni che i livelli di PM10 sono fuori dai limiti e i nostri polmoni respirano solo smog, e la Regione cosa fa? Sospende per ben due giorni, per i comuni di fascia 1 e 2 (quindi oltre 500 campanili), i blocchi della circolazione per le auto più inquinanti”. “Ricordiamo alla Regione – sbotta la presidente lobarda, Barbara Meggetto – che durate gli scioperi sono assicurate le fasce di garanzia con treni garantiti per i pendolari che devono recarsi a lavoro o all’università, e in particolare lo sciopero di mercoledì sarà solo di 4 ore e giovedì saranno garantiti i treni dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Non c’è proprio nessuno bisogno quindi di sospendere prevedimenti assolutamente necessari in casi di emergenza da smog come quello che stiamo vivendo in questi giorni, solo ieri a Milano i livelli di PM10 hanno toccato i 90 microgrammi per metro cubo (il limite è 50). E chi deve fare shopping per Natale? “Per due giorni di sciopero crediamo nessuno correrà il rischio di rimanere senza regalo sotto l’albero di Natale”. E ancora. “Invece di dare soldi per la gratuità di Pedemontana, la Regione proponga sconti per i treni per invogliare i cittadini ad utilizzare di più il trasporto pubblico locale durante giorni di forte inquinamento. Se il provvedimento non verrà bloccato chiediamo agli automobilisti di mandare un forte segnale di responsabilità che evidentemente manca ai nostri amministratori regionali: lasciate a casa l’auto perché ai nostri polmoni ci teniamo”.
fonte: La Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/12/15/news/milano_sciopero_dei_mezzi_pubblici_mercoledi_4_ore_a_rischio-129530668/?ref=HREC1-14