(nella foto Cristina Tajani, giovane assessora milanese di SEL).
E ora che Expo 2015 è finito, Giuseppe Sala si candiderà a sindaco di Milano? La domanda è di stretta attualità: Sala, infatti, aveva sempre detto di non voler pensare a niente fino almeno al 31 ottobre, finché non avesse accompagnato l’ultimo visitatore fuori dai tornelli. Poi aveva precisato che il suo lavoro non finisce il 31 ottobre, perché c’è da coordinare lo smantellamento dei padiglioni espositivi. Ma negli ultimi tempi ha mostrato più d’una apertura alla possibilità di scendere in campo.
Apprezzato da molti (tra cui il presidente del consiglio Matteo Renzi), non gradito a Sinistra ecologia e libertà e in generale all’ala sinistra della coalizione che attualmente governa Milano col sindaco Giuliano Pisapia, Sala dovrebbe forse passare attraverso le elezioni primarie, già fissate per il 7 febbraio 2016. L’ostacolo maggiore è però proprio il rischio che la coalizione si spacchi.
A sinistra non dimenticano che Sala fu direttore generale di Palazzo Marino con Letizia Moratti, senza contare che più ci si sposta verso sinistra più si incontrano Expo-scettici o No-Expo. Come superare l’ostacolo?
Col ticket Sala-Tajani, è l’ultima voce. Ovvero Cristina Tajani candidata a vicesindaco. Lo riferisce il Corriere. Tajani è assessore al lavoro per Sinistra ecologia e libertà, con un passato nella Cgil. Sarebbe senz’altro il nome ideale per garantire da un lato la continuità con l’esperienza di Pisapia, dall’altro il “contraltare” a sinistra di Sala. Lei si è detta disponibile, ma Sel ha frenato, almeno per il momento. Si dice che Pisapia sia il “regista” di una operazione che, se portata a termine con successo, potrebbe realmente allargare la coalizione convincendo sia i moderati e i centristi sia l’ala sinistra, dentro e fuori il Pd.