Milano. Primarie complicate

Majorino, il primo a lanciare la sua corsa, ha concluso la raccolta firme. Quota duemila raggiunta e superata. Balzani è invece partita solo da qualche giorno (è attesa oggi la firma di Gad Lerner) e ieri non ha rinunciato a una puntura di veleno contro Beppe Sala: «Avere gestito Expo non è un’esperienza politica. L’esperienza politica è qualcosa di diverso, significa interloquire con rappresentanti dei cittadini, dover condividere decisioni che riguardano tanti aspetti della vita, dover far sintesi».

Il no secco pronunciato da Sala ad alleanze «centriste» non è piaciuto ai dirigenti di Ncd: «Dichiarazioni ai limiti della piaggeria nei confronti di Pisapia». Il commissario Expo ha però nel frattempo raccolto l’endorsement di Sinistra Riformista, la corrente del Pd che fa riferimento a Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani. Nel rimescolamento di appartenenze e militanze ci sono i bersaniani per Sala, ma anche i militati «dem» pro Balzani che ieri sono usciti allo scoperto con una lettera aperta in favore della corsa della vicesindaco. Prosegue poi il dibattito interno a Sel, ancora incerta sull’atteggiamento da tenere nei confronti dei gazebo del 7 febbraio. Il documento approvato dall’assemblea degli iscritti non risolve la questione e insiste nel chiedere una sintesi tra Balzani e Majorino in chiave anti-Sala, condizione irrinunciabile, insieme all’impegno diretto del sindaco Pisapia, per partecipare alle primarie.

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