La Casa della memoria per le vittime del nazifascismo
Inaugurazione il 24 per il nuovo edificio destinato a ricordare le vittime del nazifascismo, ma anche quelle del terrorismo. Poi il raduno dell’Aned. Non ci sarà il presidente Mattarella
di LAURA ASNAGHI
La Casa della memoria è pronta per l’inaugurazione, in calendario il 24 aprile. All’apertura, che cade in contemporanea con le celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione, ci sarà il sindaco Giuliano Pisapia, con il suo vice, l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e Filippo del Corno, il responsabile della Cultura. Era previsto anche il presidente della Repubblica ma Sergio Mattarella potrà essere a Milano solo il 25 Aprile, dove terrà un discorso al Piccolo Teatro.
La Casa della memoria è stata concepita come una ‘grande scatola’ dentro la quale mantenere vivo il ricordo dei partigiani, dei deportati di guerra e delle vittime del terrorismo. In questa palazzina, all’ombra dei nuovi grattacieli del Bosco verticale, con affaccio sui giardini di via Confalonieri, al quartiere Isola, troveranno casa l’Anpi che rappresenta i partigiani, l’Aned, l’associazione dei deportati nei campi di concentramento nazisti e l’Insmli, l’Istituto nazionale della storia del movimento di Liberazione italiano, guidato da Valerio Onida. Insieme a loro troveranno ospitalità anche le due associazioni che rappresentano le vittime di piazza Fontana e quelle del terrorismo.
Sempre nella Casa della memoria è previsto anche il Museo nazionale per la Resistenza, come annunciato dal ministro Dario Franceschini. Ma a questo proposito, le perplessità non mancano. «Per fare una cosa seria — spiega Roberto Cenati, il presidente dell’Anpi — occorre nominare un comitato scientifico composto, tra l’altro, da storici e architetti e mettere le basi per un museo multimediale. Ma questo non si fa dall’oggi al domani». E, intanto, come ricorda Cenati «vogliano che la Casa della memoria sia una casa aperta alle scuole e ai giovani e che produca cultura, con confronti e dibattiti, stimoli e riflessioni».
Il presidente dell’Anpi chiederà presto al Comune di poter fare un sopralluogo per verificare il risultato finale dell’opera, finanziata con un contributo straordinario di 3,6 milioni del gruppo immobiliare Hines. La Casa della memoria è rivestita da mattoncini di terracotta usati come tessere di mosaico che compongono volti di partigiani, di donne che hanno lottato per l’emancipazione, di giudici uccisi dai terroristi, più le scene di deportati nei lager nazisti e della strage di piazza Fontana. Fuori la struttura è imponente e, al suo interno, una scala gialla a forma di elica unisce tutti i piani.
Tra venti giorni la Casa della memoria apre i battenti e, per farla diventare da subito un punto di riferimento, il 3 maggio l’Aned, presieduto da Dario Venegoni, organizzerà il raduno dei sopravvissuti ai campi di concentramento. «Sono 300 anziani, che arriveranno da tutta Italia — dice Venegoni — e lo scopo di questo incontro è fare in modo che siano i giovani a raccogliere il testimone e continuare la battaglia di chi ha vissuto la barbarie dei lager». Anche l’Anpi ha in calendario un evento culturale, la mostra ‘Dal pane nero al pane bianco’, che si terrà al Museo del Risorgimento a partire dal 21 aprile.
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/04/06/news/milano_300_sopravvissuti_ai_lager_nazioni_per_l_apertura_della_casa_della_memoria-111224192/#gallery-slider=111245034