Milano per la libertà di culto

Non solo moschee

Al bando comunale per l’assegnazione degli spazi destinati alle libertà di religioni potranno partecipare gli islamici, buddisti, induisti, evangelici, copti e ortodossi eritrei.

Principio cardine: nessun onere o costo per il Comune; verranno messi “a disposizione terreni o stabili inutilizzati e degradati di sua proprietà, ma poi dovranno essere le associazioni religiose a farsi carico per intero della costruzione o della ristrutturazione.” (corriere.it)

Sperimentalmente si partirà con quattro aree (che naturalmente non possono bastare), speriamo tutto vada bene e speditamente si arrivi a diventare una metropoli multiculturale compiuta, perchè solo se ciò avverrà potremo aspirare a un cambiamento se non realizziamo il quale l’unico futuro che abbiamo è di avvelenarci socialmente e di essere sempre di più comprati da chi ha i soldi per comprarci.

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