Milano, via alla bonifica straordinaria per ripulire il Seveso nel tratto interrato
Vertice a Palazzo Marino per decidere le modalità d’intervento: 1,1 milioni di euro per intervenire su 4 chilometri. Alcuni argini danneggiati saranno ricostruiti con il cemento
di ILARIA CARRA
In tempi moderni un lavoro così accurato, che si ricordi, non è mai stato fatto. Una bonifica profonda del fiume che da decenni fa dannare e provoca danni quando la pioggia è tanta e brusca, nel tratto in cui, scorrendo sotterraneo, diventa milanese. Il Seveso è pronto per essere ripulito, i lavori preliminari sono terminati e l’operazione è programmata per iniziare in questi giorni. A Palazzo Marino i tecnici si riuniscono per decidere come e dove deviare l’acqua: per permettere alle squadre di operai di lavorare, il letto del fiume deve essere difatti asciutto. L’intervento non risolverà l’emergenza piene, ma dalle previsioni permetterà di evitare le esondazioni minori e di ridurre almeno del 10-15 per cento l’acqua che va fuori dagli argini.
In un secolo e mezzo il Seveso ha causato due allagamenti e mezzo all’anno di media. E solo nel 2014 è straripato nove volte: l’ultima, quella rabbiosa di metà novembre scorso, causò almeno 70 milioni di guai. E allagò quartieri, come l’Isola e la Maggiolina, finora più al riparo dai rischi. Il tema, insomma, è più che caldo. L’operazione pulizia riguarderà per ora la parte interrata del Seveso, quella che per circa 4 chilometri scorre sottoterra da via Melchiorre Gioia fino al confine comunale con Bresso, su a nord. Ed è proprio in questa parte, quella nel Parco Nord a est del cimitero di Bruzzano, che si concentreranno i lavori, circa il 15 per cento del fiume dove il letto è più largo e, secondo i tecnici, ha più senso intervenire.
Da rimuovere ci sono rifiuti e depositi che si sono accumulati negli anni che spingono l’acqua sempre più su. È stata una perlustrazione con le sonde di Metropolitana milanese (che dovrà eseguire i lavori) a suggerire la rimozione di almeno circa 2.500 metri cubi dei sedimenti sul fondo, più concentrati sulle curve e meno sui rettilinei. Si tratta più che altro di ghiaia e sabbia, ma anche di sterpaglia e tronchi d’albero oltre a copertoni e plastiche varie. Materiale da rimuovere per aumentare la portata del fiume. Dove servirà, i macchinari getteranno cemento per ricostruire gli argini. La priorità, prima, è però trovare la strategia per deviare l’acqua.
La questione non è banale: secondo il responsabile dell’Aipo, l’Autorità di bacino del Po, i flussi vanno coordinati più che altro con i cantieri in corso per potenziare la portata dello scolmatore di nord-ovest. Dureranno un mese i lavori, 1,1 i milioni finanziati dal Comune per la pulizia straordinaria. Solo un pezzo del piano antipiena di Comune, Regione e governo. Partirà a giugno il cantiere per la prima delle vasche di laminazione, quella di Senago, prevista assieme a quelle di Milano (parco Nord) e Lentate sul Seveso. E a quelle di Paderno e Varedo, comuni confinanti dove però è allo studio l’ipotesi di fare una vasca unica anziché due.
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/26/news/milano_via_alla_bonifica_straordinaria_per_ripulire_il_seveso_nel_tratto_interrato-105771874/