Milano, nasce la card per i musei civici: costa 35 euro, vale un anno per 10 sedi –
L’abbonamento consente ai milanesi di visitare ogni volta che lo vogliono Castello, Museo del Novecento, del Risorgimento, Archeologico, Acquario, Gam e le case Museo. L’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno “C’è una richiesta di cultura crescente”.
I tecnici di Palazzo Marino sono al lavoro per uniformare tutti i sistemi e informatizzarli, far spuntare le biglietterie laddove, come nel caso della Galleria d’arte moderna, non ci sono ancora, introdurre la possibilità di pagare con bancomat e carte di credito. Con un obiettivo: creare per la primavera una vera rete che unisca tutti i dieci musei civici di Milano, da quelli del Castello al Novecento, dal Risorgimento all’Archeologico e poi ancora Acquario, Galleria d’arte moderna, Museo di Storia Naturale, la Casa museo Boschi-Di Stefano, Palazzo Morando, lo Studio Museo Francesco Messina. E farlo con una tessera speciale dedicata a milanesi e non solo: un abbonamento annuale che costerà tra i 30 e i 40 euro (probabilmente si aggirerà sui 35 euro) e che, per 365 giorni, darà la possibilità di visitare le varie collezioni del Comune per un numero illimitato di volte.
Un modo per incentivare la cultura, che scatterà contemporaneamente a un’altra novità. Perché anche il prezzo dei biglietti singoli dei musei civici, oggi variabile dai 3 ai 5 euro, sarà unico. Tutti verranno adeguati al ticket del Museo del Novecento: 5 euro, 3 per un ingresso scontato. Una piccola rivoluzione, che ne annuncerà un’altra in vista di Expo: “La tessera rivolta soprattutto ai cittadini – spiega l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno – ci servirà anche come sperimentazione per una card dedicata ai turisti. Sarà valida per due o tre giorni e integrerà l’utilizzo dei mezzi pubblici con l’ingresso ai musei”. In questo caso la rete potrebbe allargarsi a tutte le esposizioni della città che aderiranno.
Le code per ammirare la Madonna di Foligno di Raffaello e quelle per le mostre di Palazzo Reale sono la dimostrazione: «C’è una richiesta di cultura crescente», dice Del Corno. E, in fondo, la tessera annuale che partirà in primavera per il Comune è un modo per rilanciare la propria offerta. Spingendo i milanesi a (ri) scoprire non soltanto le grandi esposizioni temporanee, ma anche i propri musei, magari anche quelli più di nicchia. È per questo che è stato immaginato l’abbonamento annuale con cui si potrà entrare ogni volta che si vuole. «È qualcosa di simile al bike sharing», racconta ancora Del Corno. E se i residenti della città e dell’hinterland, naturalmente, potrebbero essere i principali acquirenti, l’offerta sarà aperta a tutti. Per i turisti, però, Palazzo Marino sta lavorando a un’altra carta che, per il 2015, replichi le esperienze di molte città internazionali: unirà trasporti e cultura (oltre ai musei civici si aggiungeranno altre realtà), ma potrà essere integrata anche con altri servizi.
Il nuovo sistema di biglietteria unica servirà anche alle nuove tariffe che entreranno in vigore. Quasi un’esigenza, in tempi di bilanci ridotti all’osso. Oggi, la mappa è variegata: si va dai 5 euro del Novecento, che diventerà la cifra uguale per tutti, alle tre sedi (Galleria d’arte moderna, Acquario civico, Palazzo Morando) in cui si entra gratuitamente, passando
per i 3 euro del Castello. Solo nelle casemuseo si continuerà a non pagare. “Si tratta di un adeguamento all’Istat – dice l’assessore Del Corno – e comunque manterremo una soglia alta di possibilità di ingresso per i giovani e, con la tessera, per i cittadini. È necessario riconoscere un principio: l’offerta culturale di una città deve essere sostenibile e la sostenibilità passa anche attraverso una politica di tariffe adeguata».
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/05/news/milano_nasce_la_tessera_per_i_musei_civici_costa_35_euro_vale_un_anno_per_dieci_sedi-75199481/