Nessun costo aggiuntivo e confermata la consegna nell’aprile del 2022. Maran: “Pronti a possibili altri interventi”. Il Comune ribadisce l’impegno a ripiantare il 20 per cento in più degli alberi tagliati. Presidio del Movimento 5 Stelle
Una battaglia fatta giorno per giorno dai residenti dei quartieri che saranno attraversati dalla linea Blu della metropolitana. Comitati, presidi, incontri tecnici e, adesso, una prima vittoria: il Comune ha firmato le modifiche di progetto del cantiere della M4 che serviranno a salvare dal taglio 169 alberi – sui circa 700 previsti – e che eviteranno il via vai sulle strade di camion pieni di terra di scavo. La variante, approvata dalla giunta, passerà ora al Cipe, il comitato per la programmazione economica del governo, per il sigillo definitivo, che non dovrebbe essere in discussione. Nessun costo aggiuntivo rispetto al progetto originario e – assicura Palazzo Marino – nessun allungamento dei tempi di realizzazione: 88 mesi, con consegna definitiva nell’aprile 2022.La modifica salva-alberi riguarda soprattutto viale Argonne: il cantiere per la realizzazione delle gallerie sotterranee verrà spostato di alcuni metri (18,50 nel punto massimo, 10 di media) per salvare i due filari di poderosi alberi, che altrimenti sarebbero stati tagliati. Riposizionando il cantiere più al centro del viale, si riuscirà a diminuire l’impatto sul verde circostante. L’altro capitolo della variante riguarda invece la galleria tra piazza Tricolore e la futura stazione Solari: inizialmente era prevista una sola talpa, con partenza a Solari, che avrebbe scavato prima in un senso di marcia e poi nell’altro. Adesso, invece, ci saranno due talpe che, calate in piazza Tricolore, arriveranno di pari passo a Solari. In questo modo non sarà necessario portare via la terra degli scavi con i camion fino al cantiere di deposito a Forlanini, ma si potrà fare con un nastro trasportatore, utilizzando le gallerie di collegamento tra i cantieri stessi.Ci sono voluti mesi per arrivare a definire queste modifiche: mesi non sempre sereni, con i comitati preoccupati dell’impatto dei lavori e le azioni dimostrative del Movimento 5 Stelle, con tanto di intervento diretto, una settimana fa, di Beppe Grillo. “Ci siamo confrontati per sei mesi, per ridurre i disagi legati ai cantieri e gli impatti su traffico, smog, commercio e verde, ma il lavoro proseguirà per cercare di mitigare ulteriormente i disagi, in particolare in via Foppa”, spiega l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran. Le possibili revisioni, infatti, non finiscono qui, perché rispetto al progetto approvato alla fine del 2014, le reali esigenze dei quartieri e l’impatto sull’ambiente si stanno definendo via via che si mette mano ad una nuova tranche di lavori. Modifiche che saranno man mano segnalate sul sito metro4milano. it, dove si può vedere lo stato di avanzamento dei lavori e le planimetrie dei cantieri.
È stato così per viale Argonne e corso Indipendenza, dove i comitati di residenti hanno capito per tempo- e quindi hanno potuto chiedere la modifica – quanto del verde del loro quartiere sarebbe andato perso con i cantieri. Perso non per sempre, visto che il Comune si è impegnato a ripiantare un numero maggiore di alberi, il 20 per cento in più di quelli conteggiati oggi in tutta Milano, con 700 nuovi alberi soltanto in prossimità della stazione di San Cristoforo, futuro capolinea – assieme a Linate – della linea Blu. Ma la differenza è ovvia, ed è quella su cui hanno battuto i cittadini delle varie zone coinvolte: piante giovani ci metteranno anni prima di diventare come quelle che oggi ombreggiano queste strade. Il conto, finora, è di quasi un quarto di alberi salvati rispetto al progetto iniziale: 169 su 700, concentrate soprattutto nella parte est della città. In ogni caso, il Movimento 5 Stelle annuncia un presidio in viale Argonne.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/11/news/milano_modifiche_oer_la_m4_salvati_169_alberi_e_cambiato_il_piano_degli_scavi-118852774/