Milano: Metrò sempre più sicuro

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Il metrò è sempre più sicuro: diminuiti di un terzo i guasti

Il nuovo sistema di segnalamento funziona. E ora Atm aspetta l’arrivo dei nuovi treni. Rota: “Sforzi enormi, ma saremo facile bersaglio di critiche fino a quando resteranno i vecchi convogli”

Il nuovo sistema di segnalamento, un primo e parziale rinnovo della flotta, l’avanzamento della tecnologia, una migliore organizzazione del lavoro, per garantire più presenza di uomini nei punti strategici delle linee. È con un complesso di investimenti e interventi che i guasti in metropolitana a Milano sono calati in media del 30 per cento nel 2013 rispetto all’anno precedente, e del 40 per cento rispetto al 2012. Statistiche che Atm ha fatto sulle prime tre linee (la lilla è esclusa dal confronto, avendo aperto a febbraio scorso), calcolando (per milione di chilometri) i guasti a treni e impianti che hanno causato ritardi superiori a 5 minuti.

«Negli ultimi due anni l’affidabilità della rete metropolitana è nettamente migliorata, e si iniziano a vedere gli effetti dei tanti sforzi che abbiamo fatto», conferma il presidente dell’azienda Bruno Rota che, adesso, conta in un ulteriore balzo in avanti con l’arrivo dei nuovi Meneghino: «Nel complesso, con 1900 corse e più di un milione 200mila passeggeri al giorno abbiamo ben chiaro che, fin quando resteranno i vecchi treni, saremo facile bersaglio di attacchi ingenerosi e strumentali, ma i numeri dicono la verità».

L’analisi mese per mese mostra come, nell’ultimo anno, i guasti siano calati sensibilmente, soprattutto rispetto all’anno peggiore, il 2011: la spiegazione c’è, ed è che proprio in quel periodo si testava il nuovo sistema di segnalamento sulla linea uno del metrò, con gli inevitabili disagi che, però, hanno poi portato non solo a una maggiore puntualità dei treni, ma anche a un calo dei problemi segnalati, visto che l’automazione della trazione evita l’effetto collaterale della guida meccanica, più soggetta agli scossoni.

Diversi, per Atm, gli interventi alla base del dato positivo: una maggiore presenza dei tecnici e degli operai nei punti chiavi della linea, ovvero stazioni di corrispondenza e capolinea, dove più spesso si verificano guasti (i presidi in aggiunta costano, ogni anno, 500mila euro); un’attenzione particolare alla manutenzione preventiva, che vuol dire sostituire pezzi che potrebbero creare problemi senza aspettare che questi avvengano (due milioni è il costo di questa manutenzione straordinaria); ancora: una più costante opera di revisione generale, e l’esempio più noto è quello del “revamping” sui treni della linea due, che è quella dove il bisogno di cure è maggiore, visto che ha visto la maggior crescita nel numero di passeggeri trasportati, negli ultimi anni.

«Gli interventi di carattere organizzativo sono stati possibili anche grazie alla definizione di specifici accordi sindacali, chiusi nel 2013, che hanno ulteriormente migliorato la disponibilità in termini di presenze, distribuzione nelle diverse sedi, orari di lavoro efficaci», spiega ancora il presidente Rota, riconoscendo che il risultato è anche frutto di «tanti uomini di Atm che, con il loro lavoro anche oscuro, hanno permesso questo risultato». Accanto all’impegno umano, c’è anche lo sforzo economico di Foro Buonaparte, che sta investendo risorse proprie, oltre a sostenere il bilancio del Comune: un punto dolente, nei rapporti con l’azionista, visto che il contratto di servizio subirà molto probabilmente un taglio nel 2014 e visto, anche, l’ultimo progetto di Palazzo Marino — le fermate del metrò sponsorizzate — che potrebbe togliere altre entrate ad Atm.

Negli ultimi sei mesi l’azienda ha speso 32,6 milioni per nuovi treni: 16 milioni come cofinanziamento per comprare quattro Meneghino vecchio modello ma con impianti riprogettati (altri 21 milioni sono del ministero dei Trasporti), 16,6 milioni spesi per subentrare al Comune nell’obbligo di cofinanziamento col ministero per comprare i nuovi treni per la linea verde. Senza dimenticare l’assegno di 23 milioni di dividendi straordinari staccato il 28 dicembre per il Comune.

Fonte: La Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/13/news/il_metr_sempre_pi_sicuro_diminuiti_di_un_terzo_i_guasti-75765018/