Milano. Ospedali privati: attese più lunghe

Sanità, le liste d’attesa diventano più lunghe negli ospedali privati di Milano

Tagliati fondi per 10 milioni dalla spending review del governo. L’allarme per la nomina dell’autorità di vigilanza sulle funzioni non tariffate dopo gli scandali San Raffaele e Maugeri

di ALESSANDRA CORICA

Il taglio, di qui a dicembre, è di 10 milioni. L’uno per cento del budget: una diminuzione che, negli ultimi tre mesi dell’anno, rischia di allungare le liste di attesa, con buona parte degli appuntamenti rimandati al 2016. Ospedali privati sul piede di guerra a causa dei tagli, in vigore dai primi di settembre in base alla spending review approvata a inizio agosto con una delibera della Regione che recepiva i tagli in arrivo da Roma.

A dirlo chiaro e tondo è Gabriele Pelissero, presidente di Aiop, l’associazione che riunisce le strutture private: “Il rischio è di avere liste d’attesa molto più lunghe: gli ultimi tagli sacrificano in modo significativo il settore ambulatoriale”. Un bel problema. Che negli ultimi due giorni, nell’ambito del Congresso europeo Aiop al San Raffaele, è stato l’argomento principale. Nonostante le rassicurazioni arrivate dallo ministro della Salute in persona, Beatrice Lorenzin, ospite ieri in via Olgettina: “La legge di stabilità terrà conto dei privati, non ci saranno tagli lineari”.

A preoccupare gli ospedali privati lombardi, però, anche i primi passi della riforma. Che, tra le altre cose, prevede la creazione di un’agenzia dei controlli per vigilare sulle funzioni non tariffate, i finanziamenti a forfait al centro degli scandali sul San Raffaele di don Verzè e la Maugeri. Su chi dirigerà l’ente i dubbi sono tanti, vista la possibile incompatibilità dell’ex assessore leghista Cantù, da sempre a favore del settore pubblico (e non dei privati), e la cui nomina all’inizio era data per certa.

“Noi siamo favorevoli a controlli efficienti, che si potranno realizzare se a capo del nuovo ente ci sarà una figura tecnica e competente – dice Pelissero – Sappiamo che è stato fatto un bando che ha avuto un inizio tribolato. Il nostro auspicio è che, alla fine, la scelta cada su qualcuno al di sopra delle parti, con garanzie d’imparzialità”.

fonte: La Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/09/19/news/liste_d_attesa_piu_lunghe_negli_ospedali_privati-123228347/