COMUNICATO STAMPA
L’affollarsi di esponenti del centro-destra nel fare a gara a chi difende la riapertura notturna del Pronto Soccorso dell’ospedale di Abbiategrasso sta assumendo toni grotteschi in questa campagna elettorale.
Ormai è una vera e propria competizione a presentarsi come paladini “di un servizio fondamentale e irrinunciabile per il territorio abbiatense”.
A Michela Brambilla e Fabio Altitonante di Forza Italia, che ne hanno promesso la riapertura, si sono susseguiti, direttamente davanti all’ospedale, Mario Mantovani, Giuliana Soldadino, Romano e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia.
Tutti, ovviamente, presentatisi come paladini dell’ospedale “Cantù” e della città di Abbiategrasso.
Sembra che negli ultimi anni la Regione Lombardia non sia stata governata dal centro-destra, che la decisione di chiudere il Pronto Soccorso nelle ore notturne sia stata presa dai marziani e che il 4 marzo arriveranno finalmente i buoni, gli eroi, che metteranno le cose a posto.
Sulla vicenda è intervenuto Marco Dal Toso, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio di Abbiategrasso per Liberi e Uguali: “Dopo la chiusura del pronto soccorso di Abbiategrasso – ha detto –credo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità. La sanità, in Regione Lombardia, è stata gestita dal centro destra che ha continuato a svolgere, senza adeguata opposizione, politiche di ingenti trasferimenti dalla sanità pubblica a quella privata, utilizzando in maniera impropria il principio di sussidiarietà orizzontale“.
“Se vogliamo razionalizzare la spesa – ha concluso – cominciamo ad intervenire sulla verifica delle spese nelle Asl, sugli appalti nella sanità e sulla verifica degli incarichi pubblici conferiti“.