Milano da l’addio al signor Brugola

Milano, addio al signor Brugola: la sua vite speciale ha conquistato tutto il mondo
Ha spalancato ai mercati esteri l’azienda brianzola fondata dal padre Egidio. Entrò in fabbrica a 16 anni. Nel 2014 dalla fabbrica di Lissone sono uscite 1 miliardo e 650mila viti

di GABRIELE CEREDA

Lo scorso anno, dalla fabbrica di Lissone sono uscite un miliardo e 650mila viti. A marzo 2014, i suoi 270 dipendenti si sono trovati mille euro in più in busta paga per i risultati ottenuti dall’azienda, fornitore unico per Volkswagen, Renault e Bosch. Sono i numeri della Oeb, meglio conosciuta come Brugola, dal nome del suo fondatore. E basterebbe questo per capire chi è stato Giannantonio Brugola, il figlio del fondatore Egidio, morto domenica a 72 anni . É a Giannantonio (e a suo figlio, anche lui Egidio come il nonno) che si deve prima l’intuizione di creare le viti a testa scavata da una sezione esagonale e poi l’idea di commercializzarle in tutto il mondo.

Giannantonio ereditò l’azienda del padre quando aveva solo 16 anni ed era rimasto orfano. All’epoca l’azienda era in una vecchia corte. Ma quell’uomo aveva idee rivoluzionarie, passione e dedizione per il lavoro. Un miscuglio che ha finito per farne uno degli imprenditori italiani più lungimiranti del secolo scorso, capace di esprimersi in cinque lingue (sfatando l’archetipo dell’imprenditore brianzolobigotto tutto casa e bottega).

Oggi la sua azienda fattura oltre 120 milioni di euro all’anno e dalla scorsa primavera è sbarcata negli Stati Uniti d’America, a Detroit, patria americana dell’automobile, dove Brugola ha impiantato un’unità produttiva con 70 dipendenti a libro paga. Gente che spera di ripetere quanto successo a Lissone, in Brianza, dove in più di 50 anni di attività i suoi operai non hanno mai fatto una sola ora di cassaintegrazione.

fonte: La Repubblica Milano
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/02/16/news/milano_addio_al_signor_brugola_la_sua_vite_speciale_conquist_tutto_il_mondo-107452008/