Milano, il piano per ospitare i profughi in tutti i Comuni dell’hinterland

Milano, il piano per ospitare i profughi in tutti i Comuni dell'hinterland

Migranti vicino alla stazione Centrale (fotogramma tratto da La Repubblica)

Le regole dettate dalla prefettura contro il no dei sindaci. Tre migranti ogni mille abitanti

di ZITA DAZZI

Il protocollo operativo sulla spartizione dei profughi è stato spedito giovedì dalla prefettura ai sindaci di 134 Comuni dell’area metropolitana. Quattordici pagine da restituire firmate entro mercoledì prossimo. I sindaci hanno sul loro tavolo un documento “finalizzato a un’accoglienza equilibrata, diffusa e sostenibile dei rifugiati”, come scrive nell’intestazione la prefetta Luciana Lamorgese che ha illustrato personalmente, a voce, ai primi cittadini il contenuto dell’accordo proposto a tutte le amministrazioni. Chi non firma verrà ugualmente invitato ad accogliere la quota di tre rifugiati ogni mille abitanti, come previsto dal governo. Con l’unica differenza che a scegliere dove ospitarli, sarà la prefettura.

In epigrafe al protocollo — mai prima d’ora si era arrivati a tanto per far sì che tutte le amministrazioni collaborino — c’è la premessa che “nel corso dell’anno l’afflusso di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale si è accentuato per perdurare delle crisi e dei conflitti armati nell’area del Mediterraneo” e che il “diritto alla protezione è sancito della dichiarazione dei diritti dell’uomo”. Detto questo, l’obiettivo è quello di “superare eventuali disallineamenti tra il numero di migranti presenti nelle diverse realtà locali”.

Dei 4.500 profughi assegnati all’area metropolitana, Milano da sola ne ospita 3.600; altri 32 Comuni ne ospitano circa mille, di cui 500 a Bresso; e i restanti 101 Comuni non ne ospitano nessuno. Un “disequilibrio” totale. La prefetta contropropone un “percorso condiviso”.

Ai sindaci viene chiesto di “reperire unità abitative di soggetti pubblici o privati necessarie” con “idoneo contratto di locazione”. Individuati gli spazi, sarà la prefettura “a fornire agli operatori economici interessati a partecipare ai bandi” tutte le informazioni necessarie. Verrà fatto un “tavolo di coordinamento per l’accoglienza diffusa” sostenuto da tecnici in grado di aiutare nei “percorsi informativi” i cittadini del luogo. L’obiettivo è anche “favorire momenti di incontro e scambio” fra popolazione e migranti in “collaborazione con la rete delle associazioni e imprese del terzo settore” che vinceranno i bandi per la gestione dei centri.

Il ruolo della prefettura sarà quello di stipulare gli appalti “per i servizi di accoglienza sulla base delle disponibilità individuate dai sindaci”. Ai gestori verrà dato un rimborso “pro capite, pro die di 35 euro oltre Iva”. Non verranno usate caserme e verrà invece garantito “il supporto delle forze dell’ordine per prevenire e risolvere eventuali problemi insorti nei territori e nei centri”.

I centri d’accoglienza dovranno fare la “registrazione degli ospiti” con dati anagrafici, data di entrata, uscita e tempo di permanenza. Dovrà essere data una “comunicazione tempestiva alla prefettura di eventuale allontanamento dalla struttura degli ospiti e di ogni altra situazione rilevata ai fini della revoca dell’accoglienza”.

Ai migranti dovranno essere forniti pasti, vestiti all’ingresso e cambi, materiale igienico e lenzuola, servizi di trasporto in questura, alla commissione che valuta la richiesta d’asilo e alle strutture sanitarie. Previsti 2,5 euro al giorno a testa per le piccole spese e una tessera telefonica all’ingresso da 15 euro, oltre a vari interventi di sostegno legale, psicologico e ad attività di formazione professionale e a corsi di lingua italiana.

fonte: La Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/12/news/milano_il_piano_per_ospitare_i_profughi_in_tutti_i_comuni-160331279/