Milano, tangenti sulle case vacanza: il giudice accusa di omertà la giunta Moratti
Nelle motivazioni della sentenza di condanna per l’imprenditore Sergio Grazioli, il gup parla di un sistema di corruttela “profondamente radicato e tollerato”. Nessun risarcimento danni per il Comune.
Il Comune di Milano, all’epoca guidato da Letizia Moratti, “per mano” di “esperti funzionari” ha “peccato” di “omertà” quando nel settore ‘Minori e giovani’ dell’amministrazione comunale vigeva un “sistema di corruttela” che era “profondamente radicato e però nel contempo anche tollerato”. Lo scrive il gup milanese Andrea Salemme nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 5 febbraio, ha condannato a due anni (pena sospesa) l’imprenditore Sergio Grazioli, che era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti truccati fra il 2010 e il 2011 per le case vacanza, ossia le colonie estive per i bambini.
L’inchiesta, coordinata dal pm Tiziana Siciliano, nell’ottobre del 2012 ha portato in carcere, gra gli altri, anche un ex dirigente dell’assessorato alla Famiglia del Comune di Milano, Patrizio Mercadante, che è sotto processo con le accuse di corruzione e turbativa d’asta. Mercadante è indagato anche in un’altra tranche del procedimento, chiusa nelle scorse settimane, assieme ad altre persone, tra cui l’ex assessore Mariolina Moioli, per un presunto utilizzo illecito di fondi dell’assessorato.
Nelle motivazioni il giudice rimarca come il “Comune di Milano, nelle persone di tutti i suoi funzionari” ha “seguitato ad abdicare alla cura dell’interesse pubblico”, che in questo caso, relativo agli appalti sulle case vacanza, consisteva nelle esigenze e nello “sviluppo armonioso di bambini e giovani”. La giunta Moratti, spiega il gup, con una delibera del 2009 dispose “l’alienazione del campo di calcio” di una casa vacanza a Pietra Ligure (Savona), sottraendo così ai bambini anche “la possibilità più naturale di giocare, disputando una partita in un campo di calcio”.
E così al Comune di Milano, parte civile nel processo a carico di Grazioli, il gup non ha riconosciuto alcun risarcimento per danni materiali, ma solo 4mila euro per danni morali.
fonte: La Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/06/news/tangenti_sulle_case_vacanza_il_giudice_accusa_la_giunta_moratti_di_omert-85373018/