Caldo africano a Milano, 1.200 chiamate al 118: in crisi i pronto soccorso
Quattromila pazienti in entrata nei reparti di emergenza a Milano e provincia. Al Policlinico otto codici rossi, il doppio rispetto al solito, la maggior parte persone disidratate
di ALESSANDRA CORICA
Il caldo africano intasa i pronto soccorso della città e manda in tilt i centralini del 118: ieri le richieste di intervento registrate dalla centrale di Milano sono state 1.200. Nel 2014, durante la stessa giornata, le chiamate erano state 800.
La maggior parte delle richieste di aiuto arriva da anziani sopra i 75 anni: pazienti spesso con più di una patologia cronica – come diabete, oppure insufficienze cardiache e respiratorie – che a causa dell’ondata di afavedono le loro condizioni, già precarie, aggravarsi. “Negli ultimi giorni abbiamo avuto, in media, tra 180 e 190 pazienti nel pronto soccorso per adulti, contro la media di 160 registrata di solito – dice Basilio Tiso, direttore medico di presidio del Policlinico – La maggior parte sono pazienti disidratati, il cui equilibrio viene scompensato a causa del caldo. Ieri abbiamo avuto otto codici rossi (i pazienti più gravi, ndr), il doppio rispetto al solito”.
Milano, c’è nessuno? La città brucia, in giro il deserto
La centrale milanese del 118 registra ogni giorno circa 900 richieste di intervento: rispetto a questa media, ieri l’incremento di chiamate, arrivate per la maggior parte durante le prime ore del mattino, è stato del 33 per cento. Una situazione difficile, che si è riversata sui pronto soccorso: in 24 ore i pazienti in entrata nei reparti di emergenza tra Milano e provincia sono stati quasi 4mila, con una crescita del 7 per cento rispetto al weekend precedente. Un’affluenza che ha mandato in tilt tutti i reparti della città: alle 15 nella rete telematica che collega tra loro i pronto soccorso della città, tutte le strutture – Niguarda, Sacco, San Paolo, San Carlo e San Raffaele – riportavano situazioni di crisi nelle aree di internistica. Tradotto: erano pieni tutti quei letti destinati ai pazienti che si rivolgono al pronto soccorso e non hanno bisogno di interventi chirurgici, ma di essere ricoverati in reparti come medicina, cardiologia e neurologia.
, caldo e afa da bollino rosso: allerta al massimo livello
E se ieri durante le ore più calde della giornata la città si è presentata semi-deserta, le piscine comunali sono state prese d’assalto: tra sabato e domenica i centri balneari gestiti da Milano Sport hanno registrato 21.532 visitatori, 5mila in più rispetto al weekend precedente. E il doppio rispetto a due settimane fa. L’ondata di calore è destinata a proseguire almeno fino a giovedì: per oggi il bollettino Humidex di Arpa Lombardia, che fino al 15 settembre monitorerà la situazione dell’afa, segnala ancora per tutte le province lombarde bollino rosso e una situazione di “disagio forte”.
fonte: La Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/06/news/milano_caldo-118419608/