di Enrico Fedreghini. Il dato è fornito dall’AMAT, l’agenzia che cura il monitoraggio della qualità atmosferica a Milano: in periferia l’aria risulta più inquinata del 59% rispetto a quella che si respira all’interno di Area C. Domanda: ma non siamo tutti cittadini con uguale diritto alla tutela della salute?
Se siete fra coloro che rispondono affermativamente a questa domanda segnatevi subito in agenda (e fate girare) questa data: Lunedi 25 novembre, ore 18.30-20.30, CAM Garibaldi in corso Garibaldi 27 (fermata M2 Lanza). Scarica l’invito
Adesso vi spiego: tira una brutta aria, in tutti i sensi. Sarà un po’ colpa della crisi economica che, specie in Italia, fa arretrare in agenda questioni che invece dovrebbero essere sempre prioritarie, come la tutela dell’ambiente in cui viviamo (cioè tutela della salute pubblica); sarà un po’ anche colpa nostra, che per pigrizia, quieto vivere o convenienze di varia natura pratichiamo l’indignazione a corrente alternata, a seconda dell’interlocutore politico di turno.
Fatto sta che, proprio mentre importanti recenti ricerche scientifiche confermano lo stretto e diretto legame fra qualità dell’aria urbana e rischio sanitario per la popolazione, la lotta allo smog è scomparsa dall’attenzione pubblica e dai media. Respiriamo veleni certificati, in un silenzio rotto solo dai colpi di tosse. I sit-in davanti a Palazzo Marino e i flash-mob dell’epoca Moratti hanno lasciato il posto ai lamenti via facebook e via mail, senza alcun effetto pratico sull’opinione pubblica, quindi sulla politica e sui nostri polmoni. Ci affidiamo, ancora una volta, alla danza della pioggia. E forse qualcuno si illude di avere risolto, con Area C, il problema smog a Milano…
Per questo siete tutti invitati (e vi prego di diffondere il più possibile l’invito a partecipare) all’ incontro pubblico in programma LUNEDI 25 NOVEMBRE 2013, ore 18.30-20.30, presso il CAM Garibaldi (c.so Garibaldi 27, fermata M2 Lanza). Il senso dell’iniziativa è: informarsi, discutere e agire. Due esperti medici, Pier Mannuccio Mannucci del Policlinico di Milano e Paolo Crosignani dell’Istituto dei Tumori, illustreranno con slide e dati scientifici le ragioni per cui, a tutela della salute pubblica, è necessario rilanciare la vertenza antismog; l’avvocato Claudio Linzola, co-promotore della prima class-action antismog, farà il punto della vertenza in corso. Ci sarò anch’io, per ragionare insieme a voi su come poter tradurre tutto questo in azione civica.
Quante volte abbiamo sentito: “L’aria non ha confini, occorrono misure strutturali su vasta scala, per tutelare la salute dei cittadini servono a poco i provvedimenti a livello locale e comunale…” Balle. O più precisamente: insieme alle misure locali di lungo periodo di cui si parla tanto (e nulla si fa), le misure locali anche temporanee hanno un’efficacia diretta e immediata nella riduzione dei veleni; e questo riduce i rischi per la salute dei cittadini.