Milano, serrata totale dell’Ortomercato: gli operatori contro il nuovo orario d’inizio
Sogemi ha imposto l’anticipo dell’apertura dei cancelli di un’ora: le quattro del mattino anziché le cinque. Il blocco è la risposta degli operatori. Confcommercio: “Ma a noi l’anticipo serve eccome”
di MATTEO PUCCIARELLI
Nella notte tra venerdì e sabato l’Ortomercato di Milano è rimasto chiuso: con la serrata degli operatori – grossisti, venditori al dettaglio, agricoltori: adesione del 100 per cento – si certifica il nuovo muro contro muro con Sogemi, la partecipata del Comune che gestisce la struttura e che ne ha varato (questo il motivo dello scontro) l’anticipo dell’apertura, dalle 5 alle 4 del mattino. “Una scelta unilaterale, un’imposizione senza confronto con chi lavora e senza neanche sapere come funziona l’ortomercato” è la denuncia di Fausto Vasta, presidente dell’Associazione grossisti (Ago).
La decisione era stata comunicata dall’amministratore delegato Rolando Dubini agli operatori lo scorso 29 dicembre, spiegando che il nuovo orario sarebbe entrato in vigore dal 5 gennaio. Poi c’era stata una richiesta di sospensiva di dieci giorni (accolta), e dopodiché si è partiti. Secondo Sogemi, anticipando l’orario sarebbe aumentato il giro d’affari: “E invece non è stato così, è un provvedimento senza senso che anzi fa lievitare i costi”, spiega Ketty Capra, vicepresidente Ago. Infatti è stato necessario portare l’orario di lavoro di facchini e amministrativi da 40 a 46 settimanali, per un totale di 1200 dipendenti delle varie imprese. “Senza neanche consultare i sindacati, con i quali Sogemi si è incontrata solo venerdì”, aggiunge Vasta.
Per capire come andrà a finire, bisognerà aspettare la trattativa tra società e i rappresentanti delle aziende che comincerà lunedì e la successiva commissione consiliare, mercoledì prossimo. Al momento i margini non sembrano essere molti: una delle due parti dovrà cedere all’altra, anche se optare per una via di mezzo (aprire alle 4.30, per intenderci) “sarebbe totalmente inutile”, chiosano dall’Ago.
Diverso è il parere di Confcommercio che sull’argomento dice: “L’anticipo di un’ora serve a noi commercianti e ambulanti per poter anticipare la merce e presentarci ai mercati alla mattina negli orari più adeguati”. A spiegarlo è il vicepresidente Giacomo Errico che spiega anche: “Il settore del commercio di Milano e provincia – ha spiegato in un comunicato – ha salutato con favore la decisione di Sogemi. Vorrei ricordare ai grossisti che i maggiori fruitori dell’Ortomercato sono i commercianti e gli ambulanti. Vorremmo continuare a esserlo in collaborazione con tutti i grossisti”.
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/31/news/milano_blocco_totale_all_ortomercato_serrata_degli_operatori_contro_i_nuovi_orari_di_sogemi-106212302/