Articolo di Redazione – Michele Foggetta
IL MILITE IGNOTO NON È UN EROE
Chi era il milite ignoto? Per definizione non lo si sa. Però intanto possiamo partire da quello che non è stato: il milite ignoto non è stato un eroe. Era esattamente come me, bassino e poco simpatico. Ma magari anche alto e forte. Coraggioso o impaurito. Qualcuno aveva studiato a lungo ma per la maggior parte non sapeva né leggere né scrivere. Una persona normale, non un eroe.
Non era un eroe perché aveva una gran paura e mille volte, bestemmiando contro la patria, aveva pensato di scappare e tornarsene a casa ma prima di arrivarci sarebbe stato catturato e ammazzato da quelli che eroi volevano esserlo davvero, i suoi superiori che stavano più indietro, ben nascosti e al sicuro mandando lui nella terra di nessuno ad ammazzare ed essere ammazzato, lui, il milite ignoto, che di ammazzare ed essere ammazzato non aveva nessuna voglia.
Il milite ignoto non era un eroe. Era un fornaio, era un postino, un contadino, un operaio o un disoccupato. E soprattutto era un figlio, un padre e un fratello. Era un ragazzino del ’99 mandato a morire da quelle bestie che si sono inventate una guerra per la loro fame di sangue e potere. Alcuni di questi, che di sangue e potere hanno ancora sete e fame, ancora oggi dipingono il milite ignoto come un eroe. Lui, che un eroe non era.
Lasciamolo riposare in Pace davvero quel ragazzino. Ne ha bisogno.
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