«La metropolitana-beffa di Bettola? Non chiamatela stazione di Monza»
Monza, 30 novembre 2014 – Per favore, non chiamatela stazione di Monza. Perché di monzese, nella futura fermata della linea rossa dellametropolitana a Bettola, non c’è alcunché. Così il Comitato San Fruttuoso 2000, promotore di una petizione per il prolungamento della M5 da Milano a Monza, Muggiò e Lissone, ha deciso di presentare istanza al sindaco Roberto Scanagatti perché chieda ufficialmente alla conferenza dei servizi di eliminare la sua città dalla denominazione della stazione, chiamata Cinisello-Monza.
«Suonerebbe come una beffa per i monzesi, ai quali sinora la metropolitana è stata promessa molte volte, ma sempre negata», dice il comitato, per il quale «siamo di fronte a una scelta davvero ridicola, perché il prolungamento della M1 in costruzione non arriva nella nostra città. Di più: non c’è un solo centimetro della stazione che si trovi sul territorio comunale di Monza». Un’operazione simile a quella che si sta realizzando per la linea lilla, denominata Metropolitana di Monza ma destinata a deviare il suo percorso non più in Brianza, bensì a Figino. Così, fra M1 e M5, Monza risulterebbe avere ben due metropolitane. Peccato che esistano solo sulla carta.
Il nuovo capolinea della rossa, sebbene non lontano dai quartieri periferici a sud di Monza, Casignolo e San Rocco, dovrebe chiamarsi dunque Cinisello-Bettola, suggerisce il comitato, che ha collezionato altri risvolti singolari riguardanti la gestione dell’intero progetto. «Sono tante le follie di Bettola – dice il comitato in un comunicato -. Per esempio non abbiamo traccia dell’autosilo previsto dall’accordo di programma del 2004. Secondo la Regione doveva essere di 4.500 posti, poi è stato suggerito da uno studio di Metropolitana Milanese un parcheggio di 2.000/2.500 posti. Il Comune di Cinisello si è impegnato a realizzare per parte sua 1.600 posti auto, indicando una disponibilità finanziaria per 7.920.000 euro, ma questa è una somma appena sufficiente per 396 posti (in base ai costi standard ufficiali) e comunque non esiste un progetto. E quando la nuova stazione della M1 aprirà i battenti, come arriveranno lì i 15mila passeggeri all’ora che sono stati previsti? Ragionevole temere che il caos si creerà nella zona, con danni anche ambientali, in termini di inquinamento».
Ma la lista di quelle che il comitato definisce «situazioni incomprensibili per i cittadini» continua. Nel mirino, il Comune di Cinisello Balsamo a proposito della passerella ciclopedonale di fianco all’Auchan. «Servirebbe ai cittadini di Cinisello per raggiungere la M1 scavalcando la SS36. Costruita a spese dell’Anas e pagata (dai contribuenti) ben 8 milioni di euro, è pronta e finita da oltre un anno, ma resta chiusa. Quel Comune, che l’aveva chiesta con insistenza, ha difficoltà a farsi carico dei costi di gestione. Ci chiediamo: non poteva pensarci prima?».
«Sempre nella stessa zona Bettola, tra la Statale 36 e la linea ferroviaria Milano-Monza, nonostante la estesa viabilità locale nuova realizzata da ormai diversi anni a carico di Anas, è per esempio tenuto bloccato con il new jersey l’accesso alla A52 in direzione Rho. Allo stesso modo, barriere di cemento limitano l’uso del sottopasso di via De Vizzi, impedendo a chi arriva da Cinisello e Monza ovest di raggiungere il medesimo ingresso alla Tangenziale Nord. Situazioni incomprensibili – è la conclusione, che annuncia nuove puntate – e non le abbiamo nemmeno elencate tutte».
fonte: il Giorno
http://www.ilgiorno.it/monza-brianza/monza-metropolitana-1.445415
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