Mercato del lavoro, numeri record per Germania e Spagna
Berlino archivia l’ottavo anno record per numero di occupati, sopra 42,5 milioni di persone. Il tasso di disoccupazione è calato nel 2014 al 4,7%. A Madrid si è vista la maggior diminuzione di senza lavoro (-253mila) dal 1998, ma la situazione resta “preoccupante”. L’Italia arranca.
MILANO – Mentre in Italia l’Istat ha lanciato nuove preoccupazione sul difficile recupero del mercato del lavoro, le vicine economie di Germania e Spagna mandano in archivio un anno positivo per la ripresa occupazionale.
A Berlino, l’Istituto di Statistica Destatis ha tracciato un’occupazione record e un tasso disoccupazione in calo: il mercato del lavoro tedesco ha raggiunto un livello record per l’ottavo anno consecutivo, nel 2014. Sono stati impiegati una media di 42.598 milioni di persone nel 2014, 372mila in più (+0,9%) rispetto all’anno precedente. Il numero dei disoccupati è diminuito di 77mila persone (-3,5%) rispetto all’anno precedente, a 2,105 milioni, secondo le stime provvisorie in base alla rilevazione sulle forze di lavoro. Il tasso di disoccupazione, che è stato minore rispetto a tutti gli altri Stati membri dell’Ue, era al 4,7%, in calo rispetto ad 4,9% del 2013.
Calano le richieste dei sussidi per la disoccupazione anche in Spagna, ad un ritmo più veloce dal 1998, secondo le indicazioni del Ministero del Lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso di 253.627 unità, ovvero del 5,39% nei dodici mesi passati. A dicembre le richieste di disoccupazione sono scese di 64.405 unità. Complessivamente i disoccupati sono pari a 4,45 milioni, un numero che comunque resta “preoccupante” per Madrid.
Come si accennava, questi numeri si confrontano con un quadro che in Italia è ben diverso. Solo pochi giorni fa il nostro Istituto di statistica, nella nota mensile di dicembre, ha visto la fine della recessione alle porte ma ricordato che il tasso di disoccupazione “ha continuato a salire: in ottobre, i dati destagionalizzati hanno evidenziato una crescita di tre decimi di punto rispetto a settembre, raggiungendo il valore massimo di 13,2%, sensibilmente più elevato rispetto alla media europea (11,5%). La crescita del tasso di disoccupazione – si leggeva nel documento – è visibile anche nei dati non destagionalizzati: si è verificato un incremento di cinque decimi di punto rispetto allo stesso trimestre del 2013”.
L’andamento è comunque anche legato a un aspetto positivo: si deve alla crescita delle persone in cerca di occupazione (+5,8% l’aumento tendenziale) e tra queste è aumentata soprattutto la quota di disoccupati in cerca di prima occupazione (+17,6%). Testimonianze, di norma, di un po’ di fiducia che porta almeno a cercare il lavoro. La crescita delle persone in cerca di lavoro si accompagna comunque ad un allungamento dei periodi di disoccupazione: l’incidenza dei disoccupati di lunga durata (quota di persone che cercano lavoro da più di un anno) è salita nell’anno in corso dal 56,9% al 62,3%.
fonte: la Repubblica – economia & finanza
http://www.repubblica.it/economia/2015/01/05/news/disoccupazione_2014_germania_spagna-104306550/?ref=HREC1-8