Il PM Fabio De Pasquale
Mediatrade, il pm chiede 3 anni e 4 mesi per Confalonieri e 3 anni e 2 mesi per Piersilvio
A Milano la requisitoria nel processo sulla compravendita dei diritti tv. L’ex premier Berlusconi era stato prosciolto, ricorda il pm, “non può essere considerato sparito diventando innominabile”
Il pm milanese Fabio De Pasquale ha chiesto la condanna a tre anni e due mesi per Piersilvio Berlusconi e tre anni e quattro mesi per Fedele Confalonieri, due degli imputati del caso Mediatrade. Entrambi sono accusati di frode fiscale.
Silvio Berlusconi, sebbene sia stato prosciolto, “non può essere considerato sparito diventando innominabile”, ha detto De Pasquale durante la requisitoria. “In questa vicenda processuale non c’è, ma comunque permane una influenza delle direttive di massima che ha dato all’inizio di questa vicenda. Vicenda che ha una storia lunghissima”. Nel fare la richiesta di condanna per Confalonieri e Berlusconi junior, il pm ha spiegato che si è dovuto “trovare il punto di equilibrio fra la loro volontà di restare fuori, di aver conosciuto ma non aver impedito, di essersi adeguati all’andazzo e la loro posizione formale all’interno delle società”, tenendo però conto che da parte loro “non c’è stato alcun ruolo di organizzatori”.
A proposito del figlio dell’ex premier, il pm ha rimarcato che “nel suo nome incarna questa situazione”, cioè il fatto che sulla vicenda c’è “l’eredità del padre che ha dato le direttive sulla compravendita dei diritti tv”. Il pm ha poi trattato il capitolo che riguarda il riciclaggio, di cui rispondono fra gli altri due cittadine che risiedono a Hong-Kong, Paddy Chan Mei-You e per Catherine Hsu May-Chun, ritenute fiduciarie di Frank Agrama (anche lui fra gli imputati), e ha chiesto al tribunale la confisca di 87 milioni di dollari depositati su conti correnti in Svizzera e di cui le due donne, secondo la ricostruzione dell’accusa, risultano i beneficiari. Chiesta anche la confisca di altri 11 milioni di dollari su un altro conto corrente elvetico intestato a un altra persona non imputata: per il pm sarebbero il frutto delle maggiorazioni ottenute con la compravendita dei diritti tv.
Dopo aver spiegato che il reato di appropriazione indebita è prescritto, il pm ha chiesto al tribunale di condannare Agrama a tre anni e otto mesi e gli ex manager Daniele Lorenzano, Gabrielle Ballabio e Giorgio Dal Negro rispettivamente a tre anni e due mesi, a tre e a due anni di carcere. Per il banchiere