Iniziano i cambiamenti introdotti dalla riforma Gelmini cinque anni fa. A partire dai nuovi diplomi con le loro nuove denominazioni, per arrivare al colloquio finale.
di SALVO INTRAVAIA
Maturità al via tra le novità della riforma Gelmini. Il Conto alla rovescia per i primi esami conclusivi del superiore con tutte le innovazioni introdotte cinque anni fa dalla ministra Pdl è iniziato. La prova scritta di Italiano degli esami di maturità è stata calendarizzata per mercoledì 17 giugno. Il giorno dopo, giovedì 18, si svolgerà la seconda prova scritta e lunedì 22 la il terzo scritto, confezionato dalla commissione la mattina stessa. Ai nastri di partenza, quest’anno, poco meno di 490mila studenti. Che questa volta avranno qualche patema d’animo in più rispetto al passato. Perché per l’esordio dei primi esami di stato dopo la riforma voluta nel 2010 dal governo Berlusconi sono previste alcune novità. E i maturandi di quest’anno faranno da cavia. Anche se il ministero dell’Istruzione, proprio per ridurre al minimo le incognite legate a tutte le prime uscite, ha preferito un ingresso soft delle novità previste dalla riforma della scuola superiore. A viale Trastevere, la parola d’ordine è soltanto una: tranquillizzare studenti e genitori. In effetti le novità sono parecchie, dalle prove scritte al colloquio. Ecco le più importanti.
I nuovi diplomi. Tra qualche settimana, negli annali della pubblica istruzione faranno capolino i primi diplomati dei licei musicali e dei licei coreutici. Prima di quest’anno, non esistevano in Italia studenti con simili titoli di studio. Così come non esistevano licei linguistici statali che quest’anno sforneranno i primi diplomati. Per tutti gli altri indirizzi di studio liceali la maturità assegnerà titoli che ricalcheranno, in qualche misura, i vecchi diplomi del liceo classico, del liceo scientifico – con l’opzione tutta nuova dello scientifico senza il Latino, l’opzione delle Scienze applicate, e del liceo delle Scienze umane, che rimpiazza il vecchio diploma magistrale con due indirizzi. Completamente nuovi anche i diplomi del liceo artistico con sei indirizzi nuovi di zecca e tutti i titoli di studio dei nuovi istituti tecnici e professionali, profondamente rimaneggiati rispetto al passato. GUARDA LA SCHEDA
La seconda prova. Per effetto della riforma, gli studenti dovranno affrontare una prova scritta d’indirizzo – la seconda prova scritta – che cambia e riserva qualche sorpresa. Specialmente, in alcuni indirizzi – come il liceo scientifico e la maggior parte degli istituti tecnici e professionali – dove sono cambiate le discipline di riferimento o è mutato l’approccio. La novità, per il liceo scientifico – dove la prova scritta di matematica privilegerà la problematizzazione – è stata preceduta da due simulazioni ministeriali. Prove che sono mancate per i nuovi indirizzi degli istituti tecnici e professionali, per i quali – senza potere attingere alle tracce degli anni precedenti – la seconda prova scritta sarà una vera incognita per tutti: studenti e professori. Novità in vista anche per la seconda prova scritta del liceo linguistico: finora, il ministero aveva genericamente indicato la Lingua straniera e i candidati potevano scegliere di svolgere la seconda prova scritta nella lingua, scelta fra le tre studiate durante l’anno, in cui si sentivano più preparati.
Ma il 18 giugno non sarà così: il ministero ha individuato come materia della seconda prova scritta al liceo linguistico la prima lingua straniera, che è quasi ovunque l’Inglese. E nei prossimi anni la seconda prova scritta potrebbe anche riservare qualche altra novità. Perché allo scientifico potrebbe toccare di svolgere una seconda prova di Fisica. Il ministero ha voluto mettere nero su bianco le Materie caratterizzanti i diversi indirizzi scolastici, tra cui si potrà scegliere. Al classico l’alternanza resta fra la traduzione dal Greco o dal Latino. Allo scientifico ordinamentale fra la matematica e la Fisica o addirittura Scienze naturali per l’opzione delle Scienze applicate. E Scienze Umane (Antropologia, Pedagogia, Sociologia) per i licei delle scienze umane.GUARDA LA SCHEDA
Il nuovo colloquio. Novità in vista anche per il colloquio finale, dove debutta l’ennesimo acronimo: il Clil, una disciplina – o qualche argomento di essa – non linguistica studiato in lingua straniera: Filosofia, Scienze. Da quest’anno, alla prova finale i commissari d’esame potranno cimentarsi in domande di Storia o Scienze in Inglese. Ma anche in un’altra lingua straniera: Francese, Tedesco, Spagnolo. Il tutto, in base ai contenuti e alle lingue straniere studiati dagli alunni e certificati dal documento del 15 maggio, compilato dal Consiglio di classe. Ma, anche su questa novità il ministero ha voluto procedere con i piedi di piombo. Per quest’anno, potranno porgere domande in lingua straniera su discipline non linguistiche, fanno sapere dal ministero, soltanto i membri interni, che conoscono meglio gli studenti. E un’altra novità riguarda la tesina con la quale i ragazzi rompono il ghiaccio, che potrà – per le classi che hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro – consistere in una relazione sulle attività svolte in fabbrica o in azienda durante l’anno.
Nuovi titoli di studio e certificazione delle competenze. I diplomi di ragioniere o di geometra faranno parte dei vecchi ricordi che si potranno rintracciare nei mercatini degli oggetti vintage. Da quest’anno, infatti debuttano i nuovi diplomi con nuove denominazioni. Per i licei, a parte quelli completamente nuovi, non cambia molto: quello del classico prenderà la denominazione di “Diploma di liceo classico” e quello dello scientifico sarà “Diploma di liceo scientifico”. Completamente diverse le denominazioni dei diplomi tecnici e professionali. Al vecchio ragioniere verrà conferito un “diploma di Istituto tecnico, settore economico ad indirizzo Amministrazione, finanza e marketing”, magari con articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”. Il vecchio geometra si fregerà del “Diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio”. Mentre il perito industriale di una volta otterrà il “Diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo Meccanica, maccatronica ed energia”. E da luglio le commissioni, oltre al diploma, rilasceranno anche la Certificazioni delle competenze che affiancherà obbligatoriamente il titolo di studio.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/speciali/scuola/maturita/edizione2015/2015/06/11/news/maturita_2015_tutte_le_novita_dell_esame-116633626/?ref=HREC1-11