Marocco: maschilismo di stato

Aveva diciassette anni, viveva in una città nel cuore del Marocco. Lo scorso inverno è stata rapita da otto giovani che l’hanno stuprata, uno dopo l’altro, a turno. Lei ha avuto il coraggio di dirlo alla famiglia, che ha sporto denuncia: i responsabili – sette dei quali descritti come noti trafficanti di droga, l’ottavo catturato tre mesi dopo, per aver molestato un ragazzino – sono stati interrogati. Poi il procuratore li ha rilasciati «provvisoriamente». Appena liberati, hanno minacciato Khadija: o ritirava la denuncia o avrebbero pubblicato le foto della violenza, in un Paese in cui perdere la verginità prima del matrimonio è ancora considerata una macchia indelebile per l’onore della donna e della sua famiglia. Così venerdì scorso, Khadija ha versato sui propri vestiti un liquido infiammabile e poi si è data fuoco.

Leggi l’articolo del Corriere