Brevi considerazioni sui fatti della politica
MA IL P.D. C’E’ CON LA TESTA?
Sembra averla messa dentro un sacco. Sembra non riuscire a valutare le conseguenze politiche delle posizioni che assume : sembra non accorgersi dello scredito che alimenta verso il suo stesso elettorato che non si riesce a capire le ragioni, la logica o la strategia che dimostrino la bontà delle scelte o, almeno, che le giustifichino tatticamente.
Parliamo evidentemente di Berlusconi e del suo partito.
Davvero il P.D., davvero il presidente della repubblica hanno potuto credere alle buone intenzioni del Cavaliere ? E’ molto difficile pensarlo.
E allora cosa è stato temuto? Che Berlusconi e i suoi seguaci potessero mettere in campo qualcosa di grave, di minaccioso se non si accogliessero le loro “inaccettabili pretese” ?
Perchè non disvelarle di fronte alla pubblica opinione affinchè democraticamente fossero discusse e respinte.
Oppure si giudica che le buone ragioni del sistema democratico (ad esempio sulla divisione dei poteri e che tutti devono rispondere alla legge, avvalendosi di tutte le garanzie ma senza la pretesa di essere ingiudicabili) possano ormai soltanto soccombere di fronte alla capacità di manipolazione e di condizionamento della opinione pubblica da parte del sistema berlusconiano.
Perciò si reputa più saggio e proficuo sottacere, sfumare, dare credito di senso dello stato e di responsabilità verso la nazione a chi non dimostra di averla. Ritenendo che gli italiani capiranno che così facendo si fanno gli interessi generali del paese?
Non sembra, a tutt’oggi, che siano successi fatti che dimostrino che quella seguita sia la strada giusta.
Se poi si volesse considerare una buona ragione la necessità di evitare al paese il pericolo rappresentato dalla deriva populista di Grillo col suo movimento 5 stelle, pare abbastanza chiaro che quel che va succedendo potretbbe portare frecce all’arco di Grillo.
Infatti ha scontato qualche difficoltà ma ha tenuto duro scommettendo che i fatti avrebbero confermato le sue, diciamo, analisi sulla incapacità e inaffidabilità dei partiti di governare e di portare a soluzione i problemi più drammatici sia economici che politici che stanno pesando parecchio sugli italiani. Perciò Grillo e il suo movimento ritengono che alle prossime elezioni (che a loro parere arriveranno piuttosto prima che dopo) potranno raccogliere più copiosi consensi.
Ovviamente sarebbe veramente interesse di tutti far sì che i fatti possano essere positivi e capaci di smentire le previsioni più inquietanti. Purtroppo non sono poche le persone convinte del contrario.
In questo contesto le posizioni di SEL sono puntuali e serie ma nel contesto generale, purtroppo non è la serietà di SEL che lascierà il segno, almeno non nel consenso mediatico immediato: però i gravissimi problemi dei lavoratori e di tutta la società italiana giocoforza mettono in movimento la politica che deve elaborare nuovi e più adeguati scenari e scelte per incominciare costruire un futuro. In questa prospettiva SEL può avere un ruolo positivo.
Renzo Baricelli