Sesto San Giovanni: assunti 12 Lavoratori socialmente utili. La lotta alla disoccupazione si effettua anche tramite queste importantissime iniziative locali. Visto che nel nostro paese con il Jobs act la mancanza di posti di Lavoro è a livelli insostenibili. Mario Piromallo
Sesto San Giovanni 16 aprile 2015
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che
raccoglie oggi 34 Paesi membri Italia compresa, ha sancito, se ce ne fosse
ancora bisogno, che in Italia aumenta la disoccupazione giovanile a livelli
vertiginosi con buona pace degli allegri twittatori che magnificano il Jobs act.
Questo è un dato di fatto con il quale tutti devono fare i conti, a partire dalle
amministrazioni comunali.
A sesto nel nostro piccolo, con l’aiuto di Regione Lombardia, stiamo facendo
qualcosa, per cercare di invertire la tendenza.
Abbiamo inserito in Comune 12 lavoratori socialmente utili , per un periodo di
6 mesi a 25 ore settimanali affiancati a dipendenti comunali.
Abbiamo approvato, nel consiglio del 13 aprile scorso, il progetto “Vado a
Sesto” che offre alle nuove imprese che si vogliano insediare nel territorio
sestese l’azzeramento della fiscalità locale per i primi due anni di vita
dell’impresa, a patto di rispettare alcuni parametri contenuti nella delibera.
Siamo consapevoli che non è sufficiente, ma è necessario un rilancio delle
attività produttive già esistenti sul territorio incrementando il “marketing
territoriale” sulle molte opportunità presenti in città come la fibra ottica, il
teleriscaldamento, le vie di comunicazione esterne e le strutture ricettive.
Servono, insomma, atti concreti per riportare occupazione vera e di qualità a
Sesto. Dobbiamo farlo, perché senza lavoro non c’è dignità.
Moreno Nossa – capogruppo SEL