Lutto al Manifesto, ci lascia Francesca Longo

Francesca Longo - foto dal sito de il Manifesto

Francesca Longo – foto dal sito de il Manifesto

Addio Francesca

mio commento: La redazione di Nordmilanotizie si unisce nel dolore a quella de il Manifesto. R.I.P.
Mario Piromallo

—  il manifesto, 16.2.2015

Pro­prio una noti­zie tri­ste, che se ne sia andata Fran­ce­sca Longo, la nostra col­la­bo­ra­trice per venti anni da Trie­ste. Indi­men­ti­ca­bile la sua iro­nia e lo sfottò con­tro i potenti (anche della scrit­tura). Ma più ancora la sua voce forte, ammic­cante, accogliente.

La sua pas­sione era vicina, con­ta­giosa. Per noi ha seguito, con Mat­teo Moder, la scia san­gui­nosa delle guerre bal­ca­ni­che, le men­zo­gne stru­men­tali sulle foibe, la tra­ge­dia del Cer­mis, le nuove gab­bie per i migranti… e tutte le noti­zie dalla fron­tiera, orien­tale e tri­ste. Sem­pre pronta a con­for­tate dispe­ra­zioni comuni con il corag­gio di una risata, così irri­ve­rente e indi­gnata con il mondo che uno poteva pen­sare non finisse mai.

Un abbrac­cio alle figlie Sofia e Cate­rina, al nipote Elias che avrà 3 anni ad aprile e a Mat­teo, da tutto il col­let­tivo del “mani­fe­sto”. Addio Francesca.

t.d.f

Com­pa­gna di casa

A Fran­ce­sca pia­ceva quando dicevo che la sua casa di Trie­ste era la nostra porta dei Bal­cani. Si apriva sem­pre per i com­pa­gni di pas­sag­gio, meglio se de «il mani­fe­sto», in andata e ritorno verso «la Jugo», nei primi anni ’90.
Con Edo Giam­ma­ru­ghi la sosta da Fran­ce­sca era d’obbligo. Ci rag­giun­geva anche «il Moder» e si ragio­nava, si discu­teva, si gio­cava. Era­vamo a casa (chissà come appa­ri­vamo a Sofia e Cate­rina, allora bam­bine).
Abbiamo con­di­viso emo­zioni forti in quella casa, come quando vedemmo insieme l’appello di Giu­liana, pri­gio­niera a Bag­dad. La sera prima ave­vamo fatto un’iniziativa per la sua libe­ra­zione e quel video ina­spet­tato ci inchiodò davanti alla tv (persi il treno). Par­lare con Fran­ce­sca ti arric­chiva, per­ché non te la faceva pas­sare liscia. Ti spiaz­zava, costrin­gen­doti a pen­sare due volte. Sen­tivi che ti voleva bene anche men­tre pro­vo­cava. Appas­sio­nata e gene­rosa come poche, altro che cinica. Rim­piango di non esserci stato nell’ultimo periodo. Pen­savo che l’avrei ritro­vata lì, prima o poi, ma sba­gliavo anche su que­sto. Forse mi direbbe che non mi sono perso niente (per­ché lei era dav­vero Char­lie), ma sono sicuro che non è vero.
Man­cherà a me, come a tanti e tante. Que­sta è la sua grandezza.

Mario Boc­cia

Voce scop­piet­tante

Cara Fran­ce­sca, la tua voce al tele­fono arri­vava sem­pre come una schiop­pet­tata, un ciclone incon­te­ni­bile: quante volte abbiamo par­lato, spet­te­go­lato e quante risate ci siamo fatti. Hai sem­pre avuto la capa­cità di unire leg­ge­rezza e pro­fon­dità, spes­sore umano e iro­nia, pas­sione e luci­dità, cri­tica e auto­cri­tica. Adesso so che pur­troppo non avrò più il pri­vi­le­gio e la gioia di sen­tire la tua voce, che resterà comun­que custo­dita in me, tra le altri voci alte che hanno dato vita, spes­sore e senso a que­sto porto di vera uma­nità che è stato e che spero con­ti­nui ad essere «il mani­fe­sto». Non sarà facile soste­nere un tale vuoto, una così enorme per­dita, anche se credo che nulla si perde se non siamo noi a smar­rirci. Un abbrac­cio forte forte a Mat­teo e a tutta la famiglia.
Marco Cin­que, Roma

Venerdì i fune­rali a Trieste

Per chi vuole salu­tare l’amica e com­pa­gna Fran­ce­sca Longo, scrit­trice e gior­na­li­sta, l’appuntamento è per le 12 di venerdì 20 feb­braio nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Via del Ronco 12, a Trieste.

fonte: il Manifesto
http://ilmanifesto.info/addio-francesca/