di Michele Foggetta – segretario Sinistra Italiana Circolo P. Impastato Sesto S. G.
L’UMANITÀ SI È FERMATA, LA DISUMANITÀ NO.
Ieri è arrivata al mondo la notizia della morte del giovane Shadi Habash. Shadi, 24 anni, era in carcere dal 2018 per aver registrato un video musicale che parlava in modo ironico di Al-Sisi, Presidente egiziano.
In due anni di detenzione non aveva ancora subito un processo e il suo avvocato non sa ancora le ragioni della morte.Sempre in quelle stesse carceri è rinchiuso, anche lui senza aver subito un processo, Patrick Zaki, colpevole di aver scritto, mentre era qui in Italia, due post su Facebook in cui denunciava la situazione in Egitto.
E in quelle stesse città viveva Giulio Regeni, sequestrato, torturato e ucciso dallo stesso regime.Forse è ora che l’Italia, che in 2 casi su 3 è legata ai sorrisi di questi ragazzi, si mobiliti per chiedere giustizia. Forse è il caso che, appena finita questa emergenza, l’Italia torni (oppure inizi) a lavorare per il ritrovamento e il rilascio di Silvia Romano.
Perché se l’umanità si è fermata per il virus, la disumanità non si ferma?