Lombardia, record di licenziamenti in fabbrica

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Lombardia, un altro record di licenziamenti in fabbrica
Nel mese di ottobre nel settore metalmeccanico sono stati persi 608 posti. La Fiom-Cgil: “Serve subito una legge regionale sui contratti di solidarietà”. La Regione: siamo pronti ad approvarla

L’elenco delle fabbriche che stanno licenziando o che lo faranno a breve, è lungo e in continuo aggiornamento, purtroppo. Dopo le vetrerie Gianotti di Lodi, sono in discussione tagli all’Alcatel di Vimercate, alla Marcegaglia di Graffignana — che potrebbe lasciare a casa metà dei 120 operai — come anche all’Alfa Lancia di Arese, dove stanno per essere messi in mobilità gli ultimi 79 metalmeccanici, ai quali potrebbero seguire i 90 posti a rischio della Candy di Lecco. È quasi difficile tenere il conto di tutti quelli che resteranno a casa nei prossimi mesi, anche se è certo che le medie e grandi imprese metalmeccaniche lombarde hanno mandato la lettera di dimissioni a 608 dipendenti nel solo mese di ottobre.
Bergamo e Pavia sono le province più colpite dalla scure dei licenziamenti. In particolare a Bergamo raddoppia il numero dei licenziati, con una differenza del 205 per cento rispetto al 2012, mentre nel pavese sono 356 gli operai ad aver perso il lavoro. Male anche a Milano e in provincia di Monza e Brianza, mentre Brescia, Cremona e Mantova danno segni di miglioramento. C’è un lieve calo rispetto a settembre, ma la tendenza è in forte aumento su base annua. Secondo il sindacato dei metalmeccanici l’aumento degli esuberi nel settore è pari circa al 28 per cento, un terzo in più, rispetto al periodo di gennaioottobre 2012. Mirco Rota, segretario della Fiom-Cgil Lombardia, chiede al più presto la legge regionale sui contratti di solidarietà: «Sono cifre molto pesanti che devono interrogare la politica. Una legge regionale di sostegno ai contratti di solidarietà è un doveroso atto di responsabilità che chiediamo alle forze politiche, per ridurre l’orario di lavoro mantenendo i lavoratori in contatto con le aziende».
In effetti il pressing sulle forze politiche ha avuto i primi risultati. Movimento Cinque Stelle e Pd hanno presentato un disegno di legge. La maggioranza Pdl ha nominato il consigliere Enrico Brambilla (Pd) relatore sul progetto di legge che potrebbe essere messo in votazione all’inizio di dicembre. «Incentivare i contratti di solidarietà a livello regionale è importantissimo perché così, invece di cassa integrazione e licenziamenti, avremmo riduzione dell’orario di lavoro e retribuzioni pari all’80 per cento del totale, mantenendo le professionalità in attesa di una ripresa dell’economia», spiega Rota….per continuare a leggere cliccare: http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/11/04/news/la_fiom_contratti_di_solidariet_contro_lemergenza_licenziamenti-70163797/