Tralascio ogni considerazione su “torroni, provole e sushi”dei vari partiti per appuntare l’attenzione sul prosciolto (archiviazione causa impossibilità di provare il reato) ex presidente del Consiglio regionale, il quale – assieme agli altri due leghisti accusati uno per 720 euro spesi per acquistare munizioni da caccia e l’altro per avere fatto avere una consulenza da 196.000 euro al genero senza requisiti – “avrebbe comunicato alla Regione di essere residente a Sabbioneta (Mantova) mentre dal 2003 si era trasferito a Milano, ottenendo così 27mila euro per spese di viaggio cui non aveva diritto. Dopo aver rinunciato all’autista, ricevendo quasi 70mila euro, usava con la stessa mansione un collaboratore esterno della Regine costato tra il 2005 e il 2010 160mila euro” (le parti tra virgolette sono copiaincollate dall’articolo su corriere.it).
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