L’inverno? Quest’anno non arriva, non mettete via il costume –
Secondo l’Iri, International Research Institute for Climate and Society della Columbia University, il Centro europeo di previsione meteo e il Met, l’ufficio inglese per la meteorologia, tutti i Paesi del Mediterraneo e l’Italia in particolare godranno delle temperature più alte di sempre.
Mettere il costume a fine ottobre può essere bellissimo. L’estate infinita 2013 è stata caldissima e secondo gli esperti anche il prossimo inverno sarà particolarmente mite, ma attenzione: non è esattamente un bene. Soprattutto per i cambiamenti repentini nell’alternarsi delle stagioni.
“Ad allarmare è la variazione brusca, improvvisa delle temperature. Prima, i cambiamenti avvenivano in modo più dolce e graduale. Ora si passa dalla primavera al quasi-inverno in poche ore. Questo favorisce mal di gola, febbricola e le altre cose che sappiamo”, ha spiegato Giampiero Maracchi, direttore dell’istituto di Biometeorologia del Cnr.
COLPA DELL’UOMO Secondo Luca Lombroso, esperto dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dell’università degli studi di Modena e Reggio Emilia, questo cambiamento è dovuto principalmente alle attività umane. “Questo fenomeno comporta un notevole aumento di anomalie calde come quella in corso”, ha detto “e solo piccole variazioni nella frequenza delle anomalie fredde. Come ben si vede, infatti, i periodi di caldo aumentano sia a livello di frequenza che di intensità”.
UN LUNGO INVERNO CALDO Prepariamoci, dunque, a non avere tanto freddo: secondo l’Iri, International Research Institute for Climate and Society della Columbia University, il Centro europeo di previsione meteo e il Met, l’ufficio inglese per la meteorologia, il prossimo sarà un inverno veramente caldo per tutti i Paesi del Mediterraneo e che l’Italia, in particolare, sarà tra quelli che godranno delle temperature più alte.
Le controindicazioni sono moltissime, dall’aumento di insetti e parassiti, come la zanzara tigre, al fatto che aria e soprattutto acqua del mare più calde fanno diventare più intense le perturbazioni, con le conseguenze che tutti possiamo osservare.
Fonte: Cadoinpiedi.it