Linate, Malpensa e Orio al Serio: prove tecniche di integrazione per il sistema aeroporti
Piano che potrebbe trasformarsi in una fusione. Modiano: passo importante. Un unico soggetto per tre scali da 40 milioni di passeggeri l’anno. Lo studio dell’operazione affidato all’università di Bergamo
di ILARIA CARRA
Un unico soggetto per tre aeroporti dove viaggiano in media oltre 40 milioni di passeggeri l’anno. Per rafforzare i cieli lombardi e, dicono tutti, «fare sistema». Punta a questo l’integrazione annunciata tra Sea, gestore di Linate e Malpensa, e Sacbo, il suo omologo bergamasco a Orio al Serio di cui la stessa Sea è socia per oltre il 30 per cento. Una mossa che potrebbe anche trasformarsi in una prossima fusione societaria e che secondo la Sea implica ben più di un disegno di razionalizzazione di gestione e di costi. «È un passo importante – commenta il presidente di Sea, Pietro Modiano – da cui può scaturire, e io me lo auguro, quel processo di integrazione del sistema aeroportuale lombardo che mi pare quanto mai necessario per valorizzare le rispettive infrastrutture nel rispetto dei territori».
Un piano per gli aeroporti lombardi, quindi. Parte da qui l’operazione Milano più Bergamo. Orio al Serio è uno scalo quasi monocompagnia, che vive in pratica intorno al successo crescente di Ryanair. Un aeroporto dove di recente sono stati fatti investimenti milionari – solo un anno fa è stata rifatta tutta la pista in soli venti giorni di chiusura – e che strategicamente dista 50 chilometri da Milano e 100 da Verona, che è la porta del Nord-est.
Già, il Nord est, dove qualche settimana fa proprio la Sacbo è rimasta esclusa dalla partnership siglata da Verona e Brescia per la gestione comune dello scalo di Montichiari. Così l’asse di interesse della società si è spostato nuovamente verso Milano. L’operazione è in realtà antica. Ci provò più volte a portarla a termine già Giuseppe Bonomi, quando era alla guida della società aeroportuale milanese. Fallì perché i bergamaschi si misero sempre di traverso, preoccupati dalla sindrome colonizzazione, ma la visione d’insieme era la stessa che muove il disegno oggi. E l’arrivo di Giorgio Gori come primo cittadino a Bergamo ha aiutato comunque l’alleanza con Milano.
L’integrazione potrebbe anche essere l’anticamera di alcune manovre, per esempio sul cargo. Operatori importanti come Dhl che oggi operano al Caravaggio potrebbero essere incoraggiati a spostarsi su Malpensa. Un’operazione che anzitutto «fa sistema», e che dovrebbe creare un valore aggiunto per entrambe le società. Secondo alcune stime il valore di Sea (intorno a 1,5 miliardi) e di Sacbo (300 milioni) potrebbe accrescersi anche fino al 20 per cento.
Le modalità migliori per una eventuale fusione le deciderà l’università di Bergamo, alla quale entrambe le società hanno dato mandato di valutare la possibile integrazione, meglio «la costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente» le gestioni dei tre aeroporti. Così riferiscono Sacbo e Sea. L’unione può significare anche un’opportunità per Malpensa. Ryanair in futuro potrebbe eventualmente valutare l’espansione del suo traffico anche sullo scalo varesino, visto che Orio inizia a essere saturo.
E Malpensa è sempre in cerca del grande rilancio dopo il de-hubbing di Alitalia, ma non se la passa malissimo negli ultimi mesi. A maggio e giugno i passeggeri sono cresciuti dello 0,3 e del 3,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, facendo la tara ai voli che nel 2014 vennero dirottati su Malpensa per via dei lavori in corso a Orio al Serio. Allo scalo varesino il vettore Emirates continua a investire, da inizio giugno ha aggiunto un Airbus sulla rotta Milano-New York.
E anche se il decreto Lupi su Linate, che ha aperto i cieli europei, ha portato via a Malpensa mezzo milione di passeggeri, il colpo per ora sembra contenuto. Anche grazie a un mini effetto Expo che, nei sei mesi di Esposizione dovrebbe assicurare 1,5 milioni di passeggeri extra tra i due scali lombardi. Ci crede il sindaco Giuliano Pisapia che, commentando il premio Aci Europe vinto proprio da Malpensa come migliore scalo europeo, parla di «concreta dimostrazione dei passi avanti compiuti in questi anni da un aeroporto che è sempre più strategico per il nostro territorio e per l’intero Paese» e lo definisce «la porta di ingresso per Milano e per tutta l’area metropolitana per milioni di persone e la recente riqualificazione operata alla vigilia di Expo, rispettando i tempi previsti, ha reso questo aeroporto ancora più competitivo e attraente».
Anche il ministro ai Trasporti Graziano Delrio si dice «orgoglioso» del premio allo scalo varesino. L’ingresso di Orio al Serio nella partita, con la quale «si apre una prospettiva interessante sulla quale ragionare», come dice Miro Radici, presidente di Sacbo, si spera possa dare una spinta ulteriore al rilancio. Esulta la Regione: «L’ipotesi di aggregazione tra Sea e Sacbo, benché tutta da valutare nei risvolti industriali e di governance, rappresenta un passo in avanti verso il sistema aeroportuale lombardo ed il suo ulteriore sviluppo», dice l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte. Che aggiunge; «Resta aperta la possibilità, tutta da valutare, che la Regione Lombardia possa esercitare un ruolo propulsivo nella governance del sistema, acquisendo una quota del gruppo».
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/06/27/news/malpensa_linate_e_orio_al_serio_prove_tecniche_di_integrazione_per_il_sistema_aeroporti-117785921/