Lettera aperta alla direzione e ai parlamentari di SEL.

di Renzo Baricelli.  Mi verrebbe voglia di dire: non impazzeremo a correre dietro a Renzi. In una situazione politica dove gli scenari che si potrebbero aprire sono inimmaginabili Sel non può tuffarsi a sostenere Renzi.

E’ vero, il governo delle cosiddette larghe intese  evidenzia la sconfitta, cioè il mancato successo dell’alleanza con il Pd di Bersani e del programma  Italia bene comune. Altrettanto vero che per aprire una nuova prospettiva occorre un Pd che voglia farla una politica di sinistra. Ma perché questo possa essere fattibile occorre superare le condizioni che hanno prodotto  la scelta politica di un governo condizionato dalla destra berlusconiana o diversamente berlusconiana.

Si deve realizzare uno spostamento verso sinistra dell’ orientamento  della  maggioranza degli italiani e che in questa maggioranza si esprima un più consistente peso politico delle forze che stanno a sinistra del Pd.

Difficile ipotizzare che Renzi,  nel ruolo di nuovo presidente del consiglio dei ministri, possa essere fattore di questo generale spostamento degli elettori verso l’idea che all’Italia serva un governo fatto da un Pd  alleato a sinistra.

Un governo Renzi  farà scelte  per la crescita della occupazione -buona occupazione-? farà una  forte redistribuzione della ricchezza? Affronterà la fame di salario e di reddito di milioni di persone senza lavoro? Favorirà l’ampliamento dei diritti dei lavoratori nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni ? Estirperà la corruzione, l’evasione fiscale e contributiva, la illegalità, i conflitti di interesse? Eliminerà le vergognose iniquità e profonde disuguaglianze sociali? Riuscirà a far funzionare il sistema giudiziario con  scelte di civiltà e di umanità? Quello sanitario e non ultimo il sistema della Istruzione pubblica?

Non sono domande retoriche. Sono problemi e bisogni ineludibili e indifferibili dell’Italia e degli abitanti di questo paese, inclusi gli immigrati.

Se l’eventuale governo Renzi proverà a fare queste cose  avrà l’appoggio dei ceti sociali  che fin qui hanno pagato tutti i costi della crisi e delle politiche liberiste e berlusconiane.

Ma l’eventuale governo Renzi o qualsiasi altro governo volesse realizzare questi obbiettivi, è difficile immaginare che continuerebbe ad avere il sostegno da quel largo arco di forze alla destra del Pd che adesso si dichiara favorevole e quasi entusiasticamente disponibile a parteciparvi.

Non voglio credere che Sel possa giungere a spaccarsi sul dilemma sostenere Renzi oppure no.

Sel si faccia interprete e portavoce e rappresentante a livello politico e istituzionale di tutta quella grande parte di cittadini che sentono l’impellente esigenza che siano affrontati quei problemi decisivi per il futuro dell’Italia e dato risposta a quei bisogni vitali qui menzionati. Pronta ad accordarsi con chiunque si impegni in questa direzione, con tutte le gradualità necessarie ma imboccando subito la stra giusta.

Sesto San Giovanni, 12 febbraio 2014

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