Ma quanto mi dispiace! Il modo scellerato, deplorevole e vergognoso di intendere la politica da parte di qualcuno che tra l’altro, parole sue, rifarebbe tutto ciò che ha fatto e anche detto, insieme ai suoi alleati, molto probabilmente hanno aiutato a ottenere il risultato ottenuto dalla coalizione a sinistra dello schieramento. Tutto ciò con l’aiuto delle sardine insieme ai Bolognesi. Proprio questi ultimi hanno votato in massa a sinistra, e hanno quindi contribuito al risultato. Un dato importante ottenuto a Bologna città è il distacco di voti inflitto ai destrorsi. Infatti sono 130.000 i voti di differenza, solo nel capoluogo emiliano, che hanno contribuito a una grandissima vittoria. Mario Piromallo
® “Libereremo l’Emilia Romagna”: così Salvini nella terra di Peppone e Don Camillo ha puntato le sue carte politiche per dare una scrollata al Paese e marciare verso la conquista del governo. Ha perso, sconfitto dalla pacatezza e dalla solidità dell’amministrazione guidata da Stefano Bonaccini. Gli emiliani romagnoli hanno risposto picche dandogli il benservito.
Non ha voluto essere da meno il sindaco di Sesto Roberto Di Stefano, che facendo il verso al suo referente ha scritto in un post: “Due anni fa a Sesto facemmo una grande impresa espugnando la Stalingrado d’Italia (sic). Adesso è ora che anche il feudo rosso dell’Emila Romagna cambi finalmente colore politico“. Gli è andata male, non è sempre domenica.
Per la serie: “Emilia sognante fra l’oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere, Emilia di facce, di grida, di mani, sarà un grande piacere vedere in futuro…”. ( Francesco Guccini )